Egli
comanda, e fa soffiare la tempesta che solleva le onde. Salgono al cielo,
scendono negli abissi; l'anima loro vien meno per l’angoscia. Traballano,
barcollano come ubriachi e tutta la loro abilità svanisce. Ma nell’angoscia
gridano all’Eterno ed egli li libera dalle loro tribolazioni.
Salmo 107:25-28
Previsioni
La
scossa di terremoto era stata registrata, i satelliti avevano visto l’immensa
onda che avanzava inesorabilmente verso la costa; eppure, in seguito per lo tsunami del 26 dicembre 2004 si
contarono oltre duecentomila vittime. Anche i mezzi tecnologici più sofisticati
hanno mostrato i loro limiti. In seguito a quei fatti, per scongiurare altre
catastrofi simili sono stati installati dei dispositivi che avvisano la
popolazione in tempo utile per mettersi in salvo. Può anche darsi che un giorno
il progresso tecnologico riesca a prevedere i terremoti, i cicloni, le
tempeste, ma quando saranno azionati i dispositivi, faranno tutti attenzione agli
avvertimenti?
Dio,
che è al di sopra di ogni cosa, ci parla dei castighi che presto si
abbatteranno sulla terra. “Il giorno del Signore verrà come viene un ladro
nella notte. Quando diranno: Pace e sicurezza, allora una rovina improvvisa
verrà loro addosso” (1 Tessalonicesi 5:2-3). Ma Dio ci indica anche il modo per
essere salvati: “Credi nel Signore Gesù,
e sarai salvato” (Atti 16:31). Egli si rivolge ancora oggi ad ogni creatura
umana perché ci ama e ci vuole salvare dalla morte eterna.
La
vera saggezza è confidarsi in lui. È per questo motivo che Dio mostra all’uomo
quanto sia impotente e lo incita ad andare a lui, perché tutti lo conoscano non
solo come il grande Dio creatore, ma anche come il Dio che “vuole che tutti gli
uomini siano salvati” (1 Timoteo 2:4).