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mercoledì 27 dicembre 2017

27 dicembre

Egli comanda, e fa soffiare la tempesta che solleva le onde. Salgono al cielo, scendono negli abissi; l'anima loro vien meno per l’angoscia. Traballano, barcollano come ubriachi e tutta la loro abilità svanisce. Ma nell’angoscia gridano all’Eterno ed egli li libera dalle loro tribolazioni.
Salmo 107:25-28

Previsioni

La scossa di terremoto era stata registrata, i satelliti avevano visto l’immensa onda che avanzava inesorabilmente verso la costa; eppure, in seguito per lo tsunami del 26 dicembre 2004 si contarono oltre duecentomila vittime. Anche i mezzi tecnologici più sofisticati hanno mostrato i loro limiti. In seguito a quei fatti, per scongiurare altre catastrofi simili sono stati installati dei dispositivi che avvisano la popolazione in tempo utile per mettersi in salvo. Può anche darsi che un giorno il progresso tecnologico riesca a prevedere i terremoti, i cicloni, le tempeste, ma quando saranno azionati i dispositivi, faranno tutti attenzione agli avvertimenti?
Dio, che è al di sopra di ogni cosa, ci parla dei castighi che presto si abbatteranno sulla terra. “Il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. Quando diranno: Pace e sicurezza, allora una rovina improvvisa verrà loro addosso” (1 Tessalonicesi 5:2-3). Ma Dio ci indica anche il modo per essere salvati: “Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato” (Atti 16:31). Egli si rivolge ancora oggi ad ogni creatura umana perché ci ama e ci vuole salvare dalla morte eterna.

La vera saggezza è confidarsi in lui. È per questo motivo che Dio mostra all’uomo quanto sia impotente e lo incita ad andare a lui, perché tutti lo conoscano non solo come il grande Dio creatore, ma anche come il Dio che “vuole che tutti gli uomini siano salvati” (1 Timoteo 2:4).