L'angelo
disse loro (ai pastori): “Io vi porto
la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: oggi, nella
città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore”.
Luca 2:10-11
Il
popolo che camminava nelle tenebre vede una gran luce; su quelli che abitavano
il paese dell'ombra della morte, la luce risplende.
Isaia 9:1
La
Natività (2): cosa significa Natale?
Che
significato diamo al giorno di Natale? È per noi un’occasione per ricordare la venuta
di Gesù Cristo sulla terra (anche se la data non è precisata negli Evangeli),
oppure è semplicemente un giorno che permette alle famiglie e agli amici di
ritrovarsi, per fare festa e scambiarsi dei doni? In questa ricorrenza il nome
di Gesù spesso non è onorato, ma piuttosto svilito.
Eppure,
a distanza di venti secoli, quell’avvenimento unico mantiene tutto il suo
significato. Che grande mistero l’incarnazione di Gesù Cristo! Il Figlio di
Dio, creatore dei cieli e della terra, si è abbassato fino a condividere la
condizione più debole e umile della sua creatura. È entrato nel mondo sotto
forma di un bambino coricato in una mangiatoia, prendendo l’ultimo posto,
quello che l’uomo gli ha riservato, mostrando fin da subito il suo rifiuto e la
sua indifferenza. Erode ha perfino cercato di ucciderlo, ma Dio ha mandato dei
pastori e degli stranieri a prendere atto dell’inestimabile valore di quel
bambino. Hanno così potuto adorare colui che è il Salvatore, la luce, il
Cristo, il Signore.
Che
la venuta del Figlio di Dio nel mondo sia un argomento di grande gioia che
illumina ancora i nostri cuori e li apra affinché lo accolgano come Salvatore e
Signore.
“Il
mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto. È venuto in
casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto
egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio” (Giovanni 1:10-12).