Il
regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, e dorma e si alzi,
la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia
come.
Marco 4:26:27
Lavoro misterioso
Gesù fece un meraviglioso paragone perché i
discepoli capissero in cosa consiste attualmente il “regno di Dio”. Esso è come
il granello di frumento che germoglia in modo invisibile, e che fa spuntare
prima gli steli, poi le spighe mature della futura raccolta.
Gesù
stesso ha seminato con fatica, come dice il Salmo 126:6: “Se ne va piangendo
colui che porta il seme da spargere…” Ha faticato e ha sofferto sotto il peso
delle nostre miserie, spingendo la sua attività fino al punto di dare la sua
vita per noi, fino ad essere Egli stesso quel granello di frumento che, caduto
in terra, muore per dare vita a dei nuovi esseri (Giovanni 12:24).
Da
allora, il mondo è sempre più alla deriva, e il peccato con le sue conseguenze
continuano a farsi strada in ogni luogo. Il regno di giustizia e di pace che
Gesù aveva annunciato non si è ancora stabilito in modo visibile, ma ogni
giorno un lavoro misterioso si compie; la potenza di una vita nascosta, ma
vittoriosa, agisce: è lo Spirito di Dio che fa “nascere di nuovo” tutte le
anime di quelli che credono al Vangelo.
Esse entrano così per fede a far parte di questo “regno di Dio”,
che non attira l’attenzione delle folle ma che si va completando, fino al
giorno in cui Gesù ritornerà per prendere tutti i suoi riscattati e introdurli
nella casa del Padre. Dopo questo evento straordinario, Egli trionferà
definitivamente sui suoi nemici, stabilendo sulla terra un regno visibile. Fino
a quel momento, i credenti sono, come è stato lui, stranieri in questo mondo.