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lunedì 24 ottobre 2022

Due uomini, due scelte

Un riccone di cui non conosciamo il nome, si crogiolava nel lusso. Un mendicante di cui conosciamo il nome, giaceva in miseria. Muoiono entrambi e quando i riflettori si accendono sulla scena seconda, noi restiamo a bocca aperta per il capovolgimento del destino. 

“Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. E nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno” Luca 16:22-23. 

Il mendicante, che non aveva altro che Dio, adesso ha tutto. Il ricco, che aveva tutto tranne Dio, adesso non ha nulla. Il mendicante il cui cadavere è stato gettato in una buca, adesso siede accanto ad Abramo. Il ricco, che era stato seppellito in un sepolcro scavato nella roccia e unto con preziosissima mirra, è destinato alla geenna per l'eternità. Le sofferenze di Lazzaro sono terminate. Le sofferenze del ricco sono iniziate.

La storia continua....

“perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento” V.28. 

Forse quest'ultima espressione ha ancora delle rivelazioni.

Il ricco definisce la sua nuova dimora un “luogo di tormento”. Ogni fibra del suo essere è tormentata. E la cosa peggiore – perché, sì, c'è qualcosa di peggio – è che riesce a vedere il luogo della consolazione che non potrà mai conoscere.