“Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti...Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché tu me ne supplicasti; non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?" E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non avesse pagato tutto quello che gli doveva. Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello” Matteo 18:32-35.
Atto primo: Dio perdona l'imperdonabile.
E' stato appena rimesso un debito immenso. Il talento era l'unità monetaria più alta e diecimila il numero cardinale più alto della lingua greca, ma proviamo a fare un calcolo esatto. Un talento equivaleva a seimila denari. Un denaro era il corrispettivo del salario di un giorno (Matteo 20:2) e un talento allora corrisponderebbe a seimila giorni di lavoro e diecimila talenti a sessanta milioni di giorni o duecento quarantamila anni di lavoro.
Oh! Che cifra astronomica, ma ci è detto che il Signore mosso a compassione si mosse in favore del servo.
Atto secondo: Noi facciamo l'inimmaginabile.
Il perdonato si rifiuta di perdonare.
“Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: "Paga quello che devi!" Perciò il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: Abbi pazienza con me, e ti pagherò. Ma l'altro non volle; anzi andò e lo fece imprigionare, finché avesse pagato il debito” Matteo 18:28-30.
Comportamento inconcepibile.
Se questa era la misura del perdono ricevuto dal servo, qualsiasi limitazione del perdono che egli ponga in atto nei riguardi dei “conservi” è impensabile.
C'è qualcosa che manca in questa storia: la riconoscenza.
Sì, la riconoscenza è la primogenita della grazia. E' la prima cosa che la grazia produce, una reazione appropriata di chi è stato benedetto.
I meli producono mele, i peri producono pere e le persone perdonate perdonano a loro volta, la grazia è il prodotto naturale della grazia.