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venerdì 28 ottobre 2022

Tempo

Che cosa ne facciamo del tempo che Dio ci dà?

Gli uomini, oggi più che mai, sono presi dagli affari e passano il loro tempo in mezzo al rumore, alla febbre, alla frenesia, senza trovare un momento di riposo. Non solo non vuole cercare Dio, ma quando Dio lo cerca, lo sfugge.

“Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato” Ecclesiaste 3:1-2. 

Per ogni cosa Dio concede del tempo. Un tempo che solo lui conosce.

Il tempo che ognuno di noi ha a disposizione ha i suoi limiti: prima la nascita, poi la morte. Il mondo non è in balia del caso. Esiste un disegno ed una mente, quella del Creatore, che dirige ogni cosa. Ignorare questo fatto potrebbe avere conseguenze eterne. In esso si può “piantare” o “sradicare”.

Non lasciamo passare il tempo senza regolare con Dio la questione, così solenne, dei nostri peccati. 

Un faraone, re d’Egitto, aveva “lasciato passare il tempo fissato” (Geremia 46:17); il governatore Felice, rimasto spaventato dalle parole dell’apostolo Paolo che gli parlava del giudizio, gli rispose: “Per ora va'; e quando ne avrò l'opportunità, ti manderò a chiamare” (Atti 24:25-26).

Volgiamo il nostro cuore verso di lui prima che arrivino i giorni difficili, o gli anni in cui forse avremo perso la nostra gioia di vivere; facciamolo “prima che la polvere torni alla terra com'era prima, e lo spirito torni a Dio che l'ha dato” (Ecclesiaste 12:3-9), perché allora sarà troppo tardi.