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sabato 29 ottobre 2022

29 ottobre - Attenzione all’esempio che diamo

Non imitare il male, ma il bene.

3 Giovanni 11

 

Presentando te stesso in ogni cosa come esempio di opere buone.

Tito 2:7

 

Attenzione all’esempio che diamo

 

Le parole del passo citato sono dell’apostolo Giovanni, e chi commetteva il male, in quel caso, era proprio un credente, un certo Diotrefe tristemente noto perché dominava sui suoi fratelli e sparlava contro i servitori del Signore. Aspirava “ad avere il primato”, è detto. Che brutto esempio! Il male è più contagioso del bene perché trova un’eco nella nostra natura peccatrice. L’incestuoso della chiesa di Corinto doveva essere allontanato dalla comunità perché “un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta” (1 Corinzi 5:6).

Se gli Israeliti, una volta entrati in Canaan, dovevano distruggere le popolazioni idolatre che vi abitavano, era perché correvano il rischio di imitare le loro abominazioni. Nel corso della storia di questo popolo vediamo l’influenza che hanno avuto i re che si sono succeduti; se il re era infedele, tutto il popolo si dava all’idolatria; se era fedele tutti tornavano a Dio e al suo culto.

È importante fare attenzione all’esempio che diamo. Paolo si impegnava a fondo per dare sempre un buon esempio: “Voi stessi sapete come ci dovete imitare: perché non ci siamo comportati disordinatamente fra voi”; e in altra occasione: “Noi non diamo nessun motivo di scandalo (2 Corinzi 6:3). Per questo poteva esortare i suoi fratelli ad essere “suoi imitatori” com’egli lo era di Cristo.