Sono stato di recente in contatto con una signora di una certa età che dopo aver letto un articolo pubblicato su di un sito evangelico mi scriveva queste parole: Sono sempre andata in chiesa, estate e inverno, con il sole o con la pioggia. Non c'è nessuno che possa dire qualcosa contro di me. Sono sempre stata una donna onesta e ho fatto tutti i sacramenti.
Era talmente avvolta nella sua religiosità e giustizia che la Parola di Dio non riusciva a raggiungerla per darle pace. Disposta a comparire davanti a Dio con la convinzione d'avere fatto “il proprio dovere” e con la pretesa di essere accettata.
Mi ha poi scritto di essere delusa perché di fronte alla sua modesta abitazione era stata ristrutturata una villetta di proprietà di una donna di sua conoscenza ma che a suo parere non meritevole come lei di tale “benedizioni”.
“E' proprio sicura che non ci sia nessuno che non possa dire niente contro di lei” le ho chiesto?
Certo! Mi ma risposto decisa.
Conosce l'Antico Testamento e in particolare la legge che Dio aveva dato al suo popolo perché è essa che mette in luce le esigenze e la santità di Dio?
Ancora una volta mi ha dato una risposta affermativa.
Bene, allora Dio nei suoi comandamenti a detto: “Non concupire la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo” Esodo 20:17.
Mi ha risposto abbastanza risentita affermando che non sarebbe stato certo questo a condannarla. Aveva tante buone opere da mettere dinanzi a Dio.
No! Lei ha fallito ed è colpevole su tutti i punti della legge. Legga in Giacomo, Nuovo Testamento: “Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti” 2:10.
Si sbaglia, così come è non può comparire davanti a Dio né avere la sua approvazione. Ha fallito.
La conversazione purtroppo è terminata lì.
Ricordo di aver letto di un missionario che aveva avuto il permesso di predicare l'Evangelo in una prigione. La cosa strana è che dopo aver visitato diverse celle aveva notato che tutti i condannati si dichiaravano innocenti. Era rimasto sorpreso così tanto da farli affermare: non ho mai visto tanti innocenti come oggi. La prigione era piena di innocenti. Per alcuni i colpevoli erano i magistrati o la polizia che gli aveva arrestati, per altri, pur ammettendo qualche “leggerezza”, affermavano che vi erano a piede libero persone peggiori di loro.
Credersi giusti significa non avere bisogno di un Salvatore. Sono i “malati” che sentono la necessità di andare dal medico. Se qualcuno sa di essere un peccatore allora può essere certo di incontrare il Signore sulla sua strada.
“Perché il Figlio dell'uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto” Luca 19:10.