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domenica 23 ottobre 2022

Pigro

“Quelli di Giuda dicevano: Le forze vengono meno ai portatori di pesi, e le macerie sono molte; noi non riusciremo a costruire le mura!” Neemia 4:10.

Le macerie prodotte dalle divisioni nell'ambito del cristianesimo sono molte.

“Va', pigro, alla formica; considera il suo fare e diventa saggio! Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone; prepara il suo nutrimento nell'estate e immagazzina il suo cibo al tempo della mietitura. Fino a quando, o pigro, te ne starai coricato? Quando ti sveglierai dal tuo sonno? Dormire un po', sonnecchiare un po', incrociare un po' le mani per riposare... La tua povertà verrà come un ladro, la tua miseria, come un uomo armato” Proverbi 6:6-11.

La Formica porta dieci volte il suo peso è un animale, un insetto precisamente, che compare nel guinness dei primati. Se Dio ha così equipaggiato un piccolo imenottero tanto più lo farà con i suoi figli. Ma colui che è pigro diventa vulnerabile e la sua rovina è cosa certa. Giungerà di sorpresa, inaspettata esattamente come un ladro.

“Dormire un po'” chi dorme non si rende conto di quello che accade, è questa è la condizione del pigro.

La sindrome dello scaffale è la più diffusa malattia spirituale. Più precisamente dovremmo dire la sindrome della Bibbia sullo scaffale, questa è la malattia che affligge i cristiani del  ventunesimo secolo.

I sintomi di questa malattia non tardano a manifestarsi e il malato presenta subito una chiara incoerenza tra il suo comportamento e quello che la Bibbia insegna. Tanto che per lui certe dichiarazioni della Bibbia sembrano che non esistano più, sono diventate all'improvviso superate.

Si è portati a volgere lo sguardo verso le circostanze avverse che ci circondano ma non si ricerca consolazione e consiglio nella Parola di Dio.

Si diventa in breve tempo insensibili alle esortazioni tanto che le riunioni iniziano ad essere pesanti e questo è il principio della rovina.

“Passai presso il campo del pigro e presso la vigna dell'uomo privo di senno; ed ecco le spine vi crescevano dappertutto, i rovi ne coprivano il suolo, e il muro di cinta era in rovina. Considerai la cosa e mi posi a riflettere; e da quel che vidi trassi una lezione: dormire un po', sonnecchiare un po', incrociare un po' le mani per riposare ... e la tua povertà verrà …” Proverbi 24:30/24.

Questo proverbio presenta la toccante immagine di una vigna che, invece di produrre dei tralci pieni di linfa e di vita, è invasa dalle spine e dai rovi. La sua recinzione di pietre non la protegge più e si trova in un evidente stato di abbandono.

Salomone dice: “Da quel che vidi trassi una lezione” (32). Gli era stata rivelata la ragione di un tale degrado e lui l’ha, a sua volta, riferita a noi perché ricevessimo istruzione. Il muro di cinta non è stato demolito con un solo colpo, ma, a causa della negligenza, le pietre si sono staccate una dopo l’altra e così, a poco a poco, è completamente crollato. Senza la protezione di questo muro di cinta, il suolo della vigna è stato alla mercé delle bestie selvagge e, per finire, le spine ed i rovi hanno avuto la meglio invadendo interamente la vigna.

Il Nemico è molto attivo ancora oggi per demolire “il muro di cinta” e, per questo, dobbiamo rimanere svegli, in allerta, “saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore” 1 Corinzi 15:58.