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venerdì 18 maggio 2018

18 maggio


“Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli male! Ora so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l’unico tuo”.
Genesi 22:12

La vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.
1 Pietro 1:7

La prova della fede di Abraamo (2)

Che prova per Abraamo! Dio gli chiede di offrirgli suo figlio! Ma se Dio prova la sua fede, lo fa con lo scopo di fortificarla e anche di metterla in evidenza. Abraamo ha avuto una fede totale in Dio. Egli confidava in lui fino in fondo, e sapeva che Dio era in grado di risuscitare Isacco qualora lo avesse sacrificato (Ebrei 11:19).
Qualche anno prima, Dio gli aveva dato quel figlio quando ormai sia lui che sua moglie erano troppo anziani per avere un bambino. Isacco era un dono di Dio, ma quando Dio gli chiede di offrirglielo, Abraamo non si sofferma sul dono, per grande che sia; egli guarda al Donatore, cioè a Dio stesso. Allora, Abraamo aveva creduto alla promessa di Dio: avrebbe avuto un figlio che diventerà il capostipite di una numerosa discendenza. E quando la promessa si è compiuta, e il figlio è là, egli deve rinunciare a lui e alla sua discendenza! Abraamo non si ribella, accetta questo per fede; e, in cambio, Dio lo ricolma rendendogli il figlio diletto.
Se Abraamo ha una tale fiducia, è perché sa staccarsi da tutto ciò che non è Dio. Questo non significa che non ami Isacco, ma per lui al primo posto c’era la volontà di Dio.
La fede di Abraamo è stata dimostrata dalla sua ubbidienza (Giacomo 2:21). Anche noi, se abbiamo dichiarato di credere al Signore Gesù, dovremo dimostrare con l’ubbidienza la realtà della nostra fede. Spesso le prove dei credenti hanno in vista proprio questo risultato.