Ognuno è tentato dalla propria
concupiscenza che lo attrae e lo seduce. Poi la concupiscenza, quando ha
concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la
morte.
Giacomo
1:14-15
Il giusto cade sette volte e si
rialza.
Proverbi
24:16
La
tentazione attraverso i pensieri
Nella Bibbia le parole hanno
spesso un senso più esteso di quello che pensiamo. Ad esempio, la parola
“cuore” designa molto più dei sentimenti; racchiude tutta l’interiorità del
nostro essere, i nostri pensieri, i nostri impulsi, ecc… Allo stesso modo, la
parola “tentazione” comprende tutto ciò che ci attira al di fuori della volontà
di Dio. La tentazione può provenire dall’esterno, da ciò che vediamo o udiamo,
come pure quando qualcuno ci provoca con parole cattive o adulatrici; ma anche
dal nostro interno, legata alla concupiscenza, alle aspirazioni peccaminose che
sono in noi.
Amici credenti, la tentazione
interna nasce sempre sotto forma di pensieri o immagini. Ma siamo costretti ad
accettare tutti i pensieri che ci vengono in mente? No. L’amore di Cristo e il
desiderio di piacergli sono un filtro molto efficace che ci permette di
rifiutare il male. Come diceva Lutero, non potete impedire che degli uccelli vi
volino sulla testa, ma potete impedire che vi facciano il nido.
Se accogliamo un pensiero
malvagio, rischiamo poi di lasciarci sedurre; ne diventiamo prigionieri e
finiamo col metterlo in atto. Questo passaggio all’azione ci rende più
vulnerabili alle tentazioni successive. Invece, se quando ci viene in mente un pensiero cattivo gridiamo al Signore e
lo rifiutiamo, ne saremo liberati.
Se abbiamo ceduto alla
tentazione, non soffermiamoci sulla nostra sconfitta. Ritorniamo al Signore;
Egli ci aiuterà e ci darà la vittoria sul male.