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mercoledì 2 maggio 2018

2 maggio


Non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede.
Romani 1:16

Ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore.
Filippesi 3:8

Una decisione di cui non doversi pentire

L’Evangelo impegna chi lo accetta. Non si tratta di una superficiale adesione a un’ideologia, ma di un travaglio interiore di cuore e di coscienza. Certe persone non vogliono saperne perché sanno che, essendo una potenza che opera nella vita di chi lo riceve, non è possibile accettarlo solo a parole, ma bisogna lasciarsi trasformare da esso.
Nessuno si è mai pentito di aver accettato Gesù come suo personale Salvatore!
L’apostolo Paolo ha sofferto molto a causa della propria fede; è stato perseguitato, percosso, imprigionato. Però non ha mai rimpianto la vita che conduceva prima della sua conversione. Il suo rapporto con Dio e la pace che riempiva il suo cuore non gli facevano invidiare nessuno. Anche in prigione scriveva: “Per me il vivere è Cristo…”, “rallegratevi sempre nel Signore”, “la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori” (Filippesi 1:21; 4: 4,7).
Ancora oggi, l’Evangelo è presentato a tutti non come un prodotto da mettere alla prova, ma come una potenza che libera e che fa trovare alla vita il suo vero significato.