Non c’è distinzione: tutti hanno peccato
e sono privi della gloria di Dio – ma (tutti
coloro che credono) sono giustificati gratuitamente per la sua grazia,
mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.
L’uomo è giustificato mediante la fede
senza le opere della legge.
Romani
3:22-24, 28
L’uomo
perduto e il Dio salvatore
Luca 15
Una pecora si è smarrita. Il pastore la
cerca, la trova, se la mette sulle spalle e, tutto allegro, la riporta
all’ovile.
Una “dramma”, una piccola moneta, è stata
perduta. Una donna la cerca con cura finché non la ritrova; quando l’ha
ritrovata, si rallegra con le sue vicine di casa.
Un figlio dissipatore si è perso nei
piaceri del mondo. Quando ritorna a casa, suo padre lo accoglie a braccia
aperte, e dà una festa in suo onore.
Pecora, dramma, figlio prodigo, tutti
perduti, sono simboli1 dell’uomo peccatore e lontano da Dio.
Ma il cielo si addolora per la miseria
dell’uomo che lo porta alla morte e al giudizio eterno. Dio Figlio, il buon Pastore, viene per dare la sua vita per salvare
la sua pecora perduta. Dio Spirito Santo,
rappresentato dalla donna, illumina mediante la Parola divina gli angoli
oscuri, per ritrovare la moneta perduta. Dio
Padre apre il suo cuore al figlio pentito. E la gioia riempie il cielo “per
un solo peccatore che si ravvede”; una gioia condivisa e comunicativa. Quanta
preoccupazione da parte di Dio per la salvezza della mia anima! Mi ha cercato,
mi ha trovato, mi ha salvato. E ora vuole rendermi partecipe della sua gioia.