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martedì 5 giugno 2018

5 giugno


Ogni carne è come l’erba… tutta la sua grazia è come il fiore del campo. L’erba si secca, il fiore appassisce quando il soffio dell’Eterno vi passa sopra… ma la parola del nostro Dio dura per sempre.
Isaia 40:6-8

Il fiore del campo

“Guarda nonno, i fiori sono tutti rovinati!” Anch’io, come la mia nipotina, constato che il prato al lato della strada è ricoperto di erbe secche e di fiori appassiti. Dopo il passaggio della falciatrice e una giornata molto soleggiata, l’aspetto del campo è cambiato completamente.
Nella Bibbia, l’immagine dell’erba che si secca o del fiore che appassisce descrive il carattere effimero della nostra esistenza: “La mattina essa fiorisce e verdeggia, la sera è falciata e inaridisce” (Salmo 90:6). Che ci troviamo al mattino o alla sera della nostra vita, essa può finire all’improvviso. Quando sopraggiunge la morte, il corpo ritorna alla polvere, e lo spirito ritorna a Dio (Ecclesiaste 12:7). Per il credente, il suo spirito entra nella felicità della presenza del Signore (Filippesi 1:23), mentre il suo corpo attende la risurrezione di vita (Romani 8:11).
Lo spirito dell’incredulo, alla morte, resta in attesa del giudizio (Ebrei 9:27) poiché ha rifiutato, quand’era vivo sulla terra, l’offerta della grazia di Dio. Dovrà conoscere allora, dopo la risurrezione del suo corpo, la condanna eterna (Apocalisse 20:12-15).
Il fiore appassito evoca anche il contrasto fra la gloria dell’uomo, che dura poco, e la parola del Signore che “rimane in eterno” (1 Pietro 1:25). Questa Parola è il “seme incorruttibile” che dona la vita eterna a tutti coloro che credono in Gesù Cristo.