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giovedì 19 luglio 2018

19 luglio


L’uomo muore… spira e dov’ è egli?
Giobbe 14:10

Se fossero savi… considererebbero la fine che li aspetta.
Deuteronomio 32:29

Che cosa farete voi quando verrà la fine?
Geremia 5:31

E dopo domani?

Leggo in una pubblicazione questa frase: “È oggi che si prepara il domani”. L’autore invita i suoi lettori a preparare sin d’ora la loro prossima pensione. Non dubito che abbia ragione, ma vorrei considerare la cosa guardando più lontano.
Quando il domani sarà passato, entreremo in un “altro domani”, quello eterno, che inizierà al momento della nostra morte. Il domani che ci consigliano di preparare, quello della pensione, è relativamente breve, e non sappiamo nemmeno se ci sarà. Ma quello che segue non finirà mai. È oggi che bisogna pensarci, perché il futuro non è nelle nostre mani.
La Bibbia dice che “un albero… dove cade, là rimane” (Ecclesiaste 11:3). Questo significa che il destino eterno dell’uomo, quando arriva la morte, è già deciso. Se uno muore incredulo, avendo rifiutato la salvezza offertagli da Dio, sarà lontano da Lui, nei tormenti, per sempre.
Ma chi, durante la vita, accetta il perdono dei suoi peccati per mezzo del pentimento e della fede in Gesù Cristo, riceve da Dio stesso la garanzia di un’eternità di felicità con Lui. La scelta è semplice, ma è da fare adesso. “Badate di non rifiutarvi d’ascoltare colui che parla” (Ebrei 12:25). Dio ci parla così perché ci ama e non vuole la nostra perdizione. Rifiutarsi di ascoltare è una noncuranza imperdonabile che avrà tragiche conseguenze.