Dà
al tuo servo un cuore intelligente.
1
Re 3:9
Un
cuore intelligente
“Dà al
tuo servo un cuore intelligente (o che ascolti)”. È la preghiera fatta
salire a Dio da un adolescente che sentiva tutta la sua debolezza di fronte al
peso della responsabilità che incombeva su di lui. Si tratta del re Salomone,
all’inizio del suo regno.
In
queste poche parole c’è molto da imparare. Se la Parola di Dio penetra nel
cuore, ne è influenzata tutta la vita, poiché è dal nostro essere interiore che
provengono i moventi delle nostre azioni e di tutto il nostro modo di
procedere. Bisogna che il cuore sia riempito da qualcuno o da qualcosa; non può
rimanere vuoto. Ma chi, o che cosa, occupa il vostro cuore? Da questo dipende
tutta la vostra esistenza presente ed eterna.
Il
cuore può essere riempito da un idolo, e sovente quest’idolo è semplicemente
“l’io”, anche se non lo si vorrà ammettere, perché il cuore umano è superbo e
orgoglioso. L’egocentrico ha un cuore “stretto”, duro, indifferente, freddo,
poiché nulla rende più insensibili che avere se stessi come centro. Un cuore
così è troppo occupato dei propri interessi e delle proprie ambizioni per avere
il tempo di ascoltare il Signore e gli altri.
D’altra
parte, la voce di Dio è sovente come “un mormorio di vento leggero” (1 Re
19:12). È così che Dio si compiace di parlarci; con dolcezza, con tenerezza.
Ma se non abbiamo un cuore che ascolta, i rumori del mondo soffocheranno il
suono di questa voce divina!