Questo mi è di conforto nell’afflizione, che la tua parola mi fa
vivere.
Salmo 119:50
Se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore
e conosce ogni cosa.
1 Giovanni 3:20
Il credente e la depressione (1)
“So a priori che sono predisposto a cadere in depressione. Non
sono sempre depresso, ma ho la tendenza ad esserlo, e ciò mi impone di seguire
una cura. Faccio parte della moltitudine delle persone depresse. Ogni volta che
parlo della mia depressione, vengo ringraziato da persone che devono affrontare
il mio stesso problema.
Ho preso coscienza del beneficio che si ha facendo ricorso alla
Parola di Dio. I pensieri negativi, che predominano quando siamo nel tunnel
buio della depressione, possono essere combattuti con le verità divine. La mia
miglior difesa consiste nel leggere le Sacre Scritture e lasciare che sia Dio a
parlarmi.
Ho imparato a non prendere per “oro colato” ciò che mi dicono i
miei sentimenti; certo, è necessario che ne siamo coscienti e che ne teniamo
conto, ma sono instabili e dipendono spesso dal nostro stato psicologico o
dalle circostanze che viviamo. Mi sentivo condannato, poco amato e rifiutato,
ma queste sofferenze, benché le sentissi realmente, non corrispondevano alla
realtà.
La realtà era che la mia relazione con Dio era ugualmente solida e
autentica, nei miei momenti più oscuri così come quando stavo bene. Il Signore
mi ricordava incessantemente una verità che i miei sentimenti cercavano di
rifiutare: “Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in
Cristo Gesù” (Romani 8:1).
(segue)