L’empio fa un’opera illusoria.
Proverbi 11:18
Chi scava una fossa vi cadrà, e la pietra torna addosso a chi la
rotola.
Proverbi 26:27
L’ingannatore ingannato
Paolo e Sila erano in prigione coi piedi bloccati dai ceppi; e lì,
benché incatenati, cantavano lodi a Dio, e gli altri prigionieri li ascoltavano
(Atti 16:25). Come sarà apparso strano udire delle lodi rivolte a Dio in un
luogo in cui, solitamente, si udivano ingiurie, imprecazioni e gemiti!
Ma ecco che “a un tratto, vi fu un gran terremoto, la prigione fu
scossa dalle fondamenta; e in quell’istante tutte le porte si aprirono, e le
catene di tutti si spezzarono” (Atti 16:26). Paolo e Sila ne approfittarono per
fuggire? No. Anzi, quando si accorsero che il carceriere, vedute tutte le porte
del carcere spalancate, aveva sguainato la spada per suicidarsi, “pensando che
i prigionieri fossero fuggiti”, Paolo gli gridò ad alta voce: “Non farti del male”.
Allora il carceriere, tutto tremante, si gettò ai piedi di Paolo e di Sila, e
disse: “Signori, che debbo fare per essere salvato?” La risposta fu semplice e
immediata: “Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato”. E lui credette e “si
rallegrava con tutta la sua famiglia, perché aveva creduto in Dio” (Atti
16:27-34).
Satana pensava di ostacolare l’Evangelo facendo imprigionare Paolo
e Sila, e invece ha contribuito alla sua diffusione. Aveva tentato di eliminare
i due servitori di Cristo, invece ecco che delle anime si sono convertite! Non
scoraggiamoci e testimoniamo della
nostra fede in qualunque circostanza ci veniamo a trovare. Il Signore saprà
come far progredire la sua opera in maniera straordinaria e spesso
inimmaginabile.