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lunedì 21 ottobre 2019

21 ottobre


Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi!”
Giovanni 20:21

“Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti”.
Giovanni 14:27

La pace alla presenza del Signore
Gesù ci parla: leggere Giovanni 20:19-23

La domenica è il “giorno del Signore”. La prima domenica è stata quella della sua risurrezione, quando la tomba è stata trovata vuota. La domenica è anche il giorno in cui Gesù risorto si è presentato ai suoi discepoli.
I discepoli avevano chiuso le porte perché temevano che l’arresto del loro Maestro scatenasse una persecuzione anche nei loro confronti; però, malgrado il pericolo, si erano comunque ritrovati assieme, perché erano uniti da un forte legame: l’amore per il loro Signore che non era più con loro. Ma Lui era veramente assente? No. Ecco che mentre erano riuniti, Gesù all’improvviso si presentò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”.
Questo saluto, abituale tra i Giudei, assume un nuovo significato quando Gesù lo pronuncia mostrando le ferite delle sue mani e del suo costato. La pace di cui fa dono è il frutto del suo sacrificio alla croce. È una pace che non dipende da fattori esteriori; infatti, la risurrezione di Cristo non aveva modificato le circostanze e i loro nemici erano sempre lì. Anzi, Gesù aveva detto: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (Giovanni 15:20); eppure, la pace del Signore scacciò le loro paure e diede loro una grande gioia.
Anche oggi, la fede nella presenza del Signore rallegra i credenti che si riuniscono per adorarlo, o per pregare, o per leggere la sua Parola. Essi pensano a Lui (Malachia 3:16), sono attratti da Lui e si radunano nel suo nome (Matteo 18:20). Allora possono, per mezzo della fede, udire la sua voce che dice: “Pace a voi!”. È il risultato della sua vittoria alla croce, la pace che deriva dalla sua risurrezione.