Il Signore… è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno
perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento.
2 Pietro 3:9
Gesù Cristo… ha dato se stesso per i nostri peccati.
Galati 1:4
Come sarà il domani
L’idea della fine del mondo ha sempre suscitato paura; tutti i
cambiamenti epocali sono stati preceduti da un panico collettivo, ma poi la
vita ha ripreso il suo corso. Le previsioni su questo argomento fanno piacere
ad alcuni e fanno tremare altri. Oggi, i dati rilevati dagli esperti sullo
stato del pianeta non sono rassicuranti, e l’ipotesi che una catastrofe possa
annientare l’umanità incute timore e fa riflettere.
La Bibbia parla di questo terrificante momento, ma non precisa
nessuna data e nulla ci autorizza a fare delle predizioni che sarebbero pura
fantasia. Essa, nel descrivere le condizioni morali delle ultime generazioni,
parla di “tempi difficili” e di “ultimi tempi”. Nel linguaggio figurato
dell’Apocalisse vengono descritti dei periodi terribili, in cui vi saranno
cataclismi spaventosi, finché l’universo a noi conosciuto scomparirà e tutti
gli uomini che sono vissuti senza Dio saranno giudicati.
Ma, invece di fantasticare sulla fine del mondo, perché non
riflettiamo sulla nostra fine? La
vita sulla terra è breve ed effimera. Dove andremo dopo la morte? Resteremo
nell’indifferenza sapendo che Dio, con amore, ci ha creati e ha donato il suo
unico Figlio per salvarci? Dio non smette di attirare gli uomini verso Gesù, il
Salvatore, perché vuole che sfuggano a questa terribile fine. Noi viviamo dei
tempi critici e incerti, ma Dio, che conosce il futuro e ama tutti gli uomini,
ci ricorda tramite la sua Parola che oggi
è un giorno di grazia e di salvezza. Approfittane, caro lettore.