Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

martedì 15 ottobre 2019

15 ottobre


Un Samaritano che era in viaggio giunse presso di lui e, vedendolo, ne ebbe pietà; avvicinatosi, fasciò le sue piaghe.
Luca 10:33-34

(Gesù disse:) “Vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io”.
Giovanni 13:15

Il buon Samaritano

La legge di Dio, data al popolo d’Israele tramite Mosè e scritta nella Bibbia, ordinava di amare il prossimo come se stesso. Rispondendo alla domanda che gli fa un dottore della legge: “Chi è il mio prossimo?”, Gesù racconta la storia di un uomo che è stato vittima di un agguato. Moribondo, accasciato a lato della strada, derubato di tutto, il malcapitato viene soccorso da un Samaritano di passaggio.
Ispirandosi a quella parabola del Signore, definire uno un “buon Samaritano” significa dire che è buono, che compie gesti caritatevoli nei confronti del prossimo. Ma con quel racconto il Signore non vuole soltanto incitarci a dare prova di bontà verso i bisognosi, ma vuole farci comprendere quale sia il nostro stato morale: esattamente quello del povero uomo assalito dai malviventi. Non è forse questo il destino di tutte le persone che vivono senza Dio? Sono alla mercé di Satana e tutte hanno di fronte la morte, senza la speranza di essere soccorse. Il buon Samaritano è una figura del Signore Gesù, che è sceso dal cielo per cercare e salvare quelli che erano perduti, e prendersi cura di loro.
“Quale ti pare essere stato il prossimo di colui che s’imbatté nei ladroni?”, chiede Gesù al termine del racconto; e il dottore della legge rispose: “Colui che gli usò misericordia” (Luca 10:36-37).
Gesù è venuto sulla terra come un uomo, è stato il “nostro prossimo” dando se stesso a morire sulla croce per salvarci. Se conosciamo il suo amore verso di noi, come possiamo non avere compassione dei bisognosi che ci stanno intorno?