“Chi hai tu ancora qui? fa' uscire da questo luogo generi, figliuoli, figliuole e chiunque de' tuoi è in questa città; poiché noi distruggeremo questo luogo,” Genesi 19:12-13.
Lot era stato invitato con la sua famiglia a abbandonare Sodoma ma conosciamo lo svolgimento della storia. Lot era andato avanti con lo sguardo fisso sulla montagna che avrebbe dovuto scegliere quando si era separato da suo Zio Abramo. La moglie invece era diventata una statua di sale. Forse anche lui avrebbe desiderato voltarsi. Anche lui lasciava Sodoma cose nelle quali era vissuto per un tempo ma è andato dritto, terrorizzato dal giudizio di distruzione che Dio gli aveva anticipato su quella città. Lei invece si era voltata. L'attaccamento alle cose che doveva lasciare era stato più forte dell'ubbidienza all'ordine degli angeli. Ed ora si trovava lì spettatrice inanimata del fuoco e dello zolfo che trasformava in fornace la città, monumento dell'incoscienza di chi non vuole sottomettersi a Dio nemmeno quando il giudice è alle porte.
“Vuoi fissare lo sguardo su ciò che scompare?” Prov 23:5. Vogliamo voltarci a guardare, con amaro rimpianto, cose condannate a morte, quando Dio ci mette davanti prospettive di vita? Se rimpiangiamo il mondo e i suoi piaceri è segno che abbiamo dimenticato i vantaggi della fede e i castighi di Dio che stanno per cadere sulla terra.
“Stavamo bene in Egitto!” Num. 11:18.
Follia!
Queste parole uscirono dalla bocca degli Israeliti che Dio aveva appena liberati dalla schiavitù e dall'oppressione di tale luogo. Si erano voltati indietro rimpiangendo le cipolle e gli agli (tutti prodotti che nascono a contatto con la terra) e voltando le spalle al paese dove scorre il latte e il miele. “Avete respinto il SIGNORE che è in mezzo a voi e avete pianto davanti a lui, dicendo: Perché mai siamo usciti dall'Egitto?” ver. 20. Ricordiamo che il mondo vende illusione e le fa pagare care mentre il Signore promette privilegi unici e li offre gratuitamente!