Sono diversi anni che verso la metà del mese di Dicembre facciamo una distribuzione di Calendari cristiani “il Buon seme” sulla piazza della nostra città.
Trovare delle persone interessate a ciò che Dio ha da dire agli uomini è sempre più difficile. La frase più ricorrente fra coloro che vengono avvicinati è “non sono interessato” o a dirittura “non ne ho bisogno”.
Mentre ero in piazza è successo un episodio banale ma che mi ha fatto riflettere. Ad una signora che stava conversando con un'amica poco distante da noi nell'estrarre la mano di tasca è caduta una moneta. All'istante diverse persone si sono voltate era bastato il rumore di una moneta, un rumore “amico”.
Vedete, noi sentiamo solo ciò che ci piace sentire e per quello abbiamo un orecchio attento e le altre “voci” sono state tutte sopraffatte.
Martellati continuamente da suoni o rumori, da informazioni e annunci di ogni genere, siamo ancora in grado di udire la voce di Dio? Travolti dal vortice delle attività giornaliere, corriamo tutti il rischio di essere sordi per le cose più importanti. Il fatto che Dio abbia qualcosa da comunicare agli uomini è un fatto molto serio. Non possiamo far finta di non sentire. La voce di Dio è una voce che cerca, che chiama, che avverte e mette in guardia e la follia più grande per l'uomo è quella di non darli ascolto.
