“nessuno dice: Dov'è Dio il mio Creatore che nella notte ispira canti di gioia” Giobbe 35:10.
Se vuoi una prova, allontanati dalla città illuminata in una notte serena e guarda verso il cielo. Quella striscia sfuocata di luce bianca è la nostra galassia, la Via Lattea. Cento miliardi di stelle. La nostra galassia è tra miliardi di altre galassie.
Chi può concepire un tale universo?
Nessuno può farlo ma, tentiamoci comunque. Immaginiamo che tu ti metta in testa di guidare fino al sole. Hai sempre desiderato sederti alla guida di una Ferrari, ne trovi una di occasione, è un modello ovviamente modificato, con questa puoi viaggiare alla media di 250 km l'ora. Sali su, apri il finestrino e parti sgommando. Guidi senza fermarti per ventiquattro ore al giorno per 365 giorni all'anno. Hai un idea di quanto durerà il tuo viaggio? Diciamo pure settant'anni!
Supponiamo poi che, dopo esserti sgranchito le gambe e aver preso un po' di sole, tu faccia il pieno e decida di di raggiungere Alfa Centauri, il sistema solare più vicino. Farai meglio a portarti dietro un po' di panini e cancellare ogni impegno, ti serviranno quindici milioni di anni per arrivare a destinazione.
Ma forse non ti piace guidare? Allora sali su un jet e sfrecci attraverso il nostro sistema solare alla vorticosa velocità di 1.000 km all'ora. Se voli ininterrottamente, in sedici giorni raggiungerai la luna, dopo diciassette anni passerai vicino al sole e nel giro di seicentonovanta anni potrai goderti un riposino su Plutone. Altri sette secoli e non avrai lasciato ancora il nostro sistema solare, figuriamoci la nostra galassia.
Il nostro universo è il principale missionario di Dio. “I cieli raccontano la gloria di Dio
e il firmamento annuncia l'opera delle sue mani” Salmo 19:1.
Una casa comporta un costruttore, un dipinto rivela un pittore. Le stelle raccontano la gloria del Creatore. “I cieli annunciano la sua giustizia e tutti i popoli vedono la sua gloria” Salmo 97:6. Guarda in alto.
Adesso guardati dentro. Considera la tua capacità di discernere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; il tuo codice etico. In qualche modo sapevi sin da piccolo che era sbagliato fare male agli altri e che era giusto aiutarli?
Chi te lo ha insegnato? Chi lo ha stabilito? Che cosa è mai questo polo magnetico che smuove l'ago della bussola della tua coscienza se non Dio stesso?
Non sei solo con i tuoi principi. Le virtù comuni ci uniscono. Ogni cultura ha disapprovato l'egoismo e celebrato il coraggio, punito la disonestà e ricompensato la nobiltà d'animo. Persino i cannibali mostrano una giustizia rudimentale. Esiste un modello universale. Possiamo ignorare o violare il codice ma, non possiamo negarlo.
Quando gli atei denunciano l'ingiustizia, dovrebbero ringraziare Dio per la capacità che hanno di discernerla. La coscienza è l'impronta di Dio nell'uomo, una delle prove della Sua esistenza. I cieli sopra di noi, il codice morale dentro di noi; spie luminose che indicano la presenza e l'esistenza di Dio.
Credere all'esistenza di un Dio sembrerebbe un grande passo ma, non è il passo fondamentale “Tu credi che c'è un solo Dio, e fai bene; anche i demoni lo credono e tremano” Giacomo 2:19. Non è sufficiente credere all'esistenza di Dio bisogna credere a Dio, ha voluto rivelare agli uomini. Hai bisogno non solo di riconoscerlo come creatore ma hai bisogno di conoscerlo come Salvatore, in Cristo. Questa è la sua opera più grande, più estesa dell'intero creato ed è il suo amore per gli uomini.