Alcune
'risposte' e/o 'commenti' sul 'lavoro' dello Spirito Santo.
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Domanda
- spiegare versetto: "Colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai
morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del Suo Spirito"
(Romani 8:11).
Risposta -
Non penso che 'vivificherà'
significhi 'risusciterà':
Non esiste un legame fra
risurrezione e precedente presenza dello Spirito nel corpo di chi verrà
risuscitato, basta pensare ai credenti morti prima della Pentecoste, dopo il
Rapimento e a tutti i bambini e 'irresponsabili', che pure saranno risuscitati
e - ne sono convinto - come noi avranno un corpo di gloria.
Il contesto di Romani 8
sembra suggerire che 'vivificare' significhi dare, all'uomo di Romani 7 (Chi mi
libererà da questo corpo di morte?) quella energia di cui ha bisogno per
compiere la volontà di Dio.
In Romani 4:19 Abramo, svigorito,
trova 'forza'.. perché Dio è Colui che fa rivivere i morti' (v.17); e da un centenne svigorito scaturirà una
progenie numerosissima....
Ma il Nuovo Testamento va
oltre, non si limita a presentare l'uomo come 'incapace', lo definisce 'morto'
e se Abramo, 'svigorito', fu 'fortificato'
noi 'morti', dobbiamo essere 'vivificati'.
Penso che sia questo anche
il significato di Romani 8-1...: "Non
c'è dunque ora alcuna condanna, per quelli che sono in Cristo Gesù, perché la
legge dello Spirito della vita...."
I cristiani non sono condannati
a desiderare il bene senza avere la capacità di farlo (Romani 7), al contrario
non c'è alcuna condanna all'incapacità, non per quelli che sono in Cristo Gesù,
che agiscono secondo la legge dello Spirito della vita...
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Domanda
- spiegare versetto: "Avendo creduto
in Lui (cioè in Cristo) avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo..., il
quale è pegno della nostra eredità" (Efesini 1:13-14).
Risposta
- Credo che riguardi tutti i credenti del periodo Pentecoste-Rapimento e che
sia uno dei 'privilegi unici' del nostro tempo. '
E' una benedizione da non
confondere con la 'nuova nascita' perché è un intervento di Dio, nei Suoi,
successivo alla fede (dopo aver creduto o avendo creduto, non credendo), quindi
ben distinto.
Benché, almeno nei
resoconti storici del Libro degli Atti, molto probabilmente l'atto del
'sigillo' venga sempre indicato come un intervento successivo alla 'nuova
nascita' e da essa separato anche nel tempo (perché Dio suggella i figli, non
gli increduli), mi pare che generalmente l'insegnamento datoci nelle Epistole
consideri sempre tutti i veri cristiani come 'suggellati' ed io suggerisco di
'darlo per scontato'.
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Domanda
- spiegare versetto: "Noi offriamo
il nostro culto per mezzo dello Spirito di Dio... e non mettiamo la nostra
fiducia nella carne" (Filippesi 3:3)
Risposta
- Per 'culto', cioè 'servizio', si intende tutto ciò che è offerto a Dio,
quindi lode, preghiera, interventi
pratici nel Nome di Dio a favore dei fratelli e di tutti gli uomini, offerta
dei nostri beni, ecc... ma anche, ed anzi particolarmente, sofferenze, scherni
e persecuzioni sopportate per amore del Signore, portando il Suo vituperio
(Eb.13:13)..
In quel capitolo 'culto'
sembra proprio indicare particolarmente il frutto del vituperio'.
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Domanda
- spiegare versetti: "Non
spegnete lo Spirito" (1 Tessalonicesi 5:19) -
"
Non rattristate lo Spirito Santo" (Efesini 4:30)
Risposta
- Non spegnere (1 Tess.5-19) sembra riferirsi ad azione che possiamo fare verso
gli altri, ostacolando l'azione dello Spirito nella loro vita; ovviamente solo per
quanto dipende da noi, dato che lo Spirito Santo non può essere spento.
Non contristare (Ef. 4:30)
è più facile da capire; temo che molto spesso noi opponiamo resistenza a questo
nostro 'Ospite'.
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Domanda
- Lo Spirito Santo è una Persona divina o una Potenza?
Risposta - E' risaputo che Testimoni di Geova ed altri, considerano
lo Spirito Santo solo come 'manifestazione di potenza di Dio' e possono farlo
citando molti passi nei quali lo Spirito Santo è effettivamente presentato nel
Suo carattere di potenza.
Però non possiamo
assolverli perché è veramente da condannare che trascurino tutti gli altri
passi, e sono veramente tanti, che Lo presentano come Colui che agisce, decide,
parla, ... cioè una Persona. Dio.
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Domanda
- spiegare versetto: "Lo Spirito... dice...vieni!
Risposta - Troviamo queste parole negli ultimi versetti dell'ultimo
capitolo dell'ultimo Libro della Bibbia, esattamente in Apocalisse 22:17.
Per qualche 'strana'
ragione viene quasi sempre spiegato dicendo che lo Spirito Santo, e la 'sposa',
ed ogni singolo credente, sono protesi verso un unico obiettivo, .. chiedere al
Signore di tornare, e toglierli da questo mondo.
E' ovviamente ben vero che
il Signore ha promesso che tornerà a prenderci, e io credo fermamente che la
beata speranza in Tito 2:13 sia proprio l'attesa di quel momento.
Aggiungo che nella bella
versione Diodati in Efesini 1-13 si legge: "siete
stati suggellati con lo Spirito Santo della promessa", parole che
quasi certamente non significano che lo Spirito era stato promesso ma che Egli
tiene viva nel cuore dei credenti probabilmente proprio questa bella promessa.
Però non penso che la
grande 'missione' dello Spirito Santo, in ogni tempo, sia da identificare in un
'vieni.. Signore Gesù.. ma in un 'vieni, vieni uomo peccatore, vieni al
Salvatore'!
Lo Spirito Santo, non dal
giorno della Pentecoste ma dal giardino in Eden, ha sempre avuto un obiettivo
che ne ha caratterizzato il lavoro, ha parlato agli uomini di perdono, grazia,
salvezza, li ha convinti di peccato, ha operato in loro il ravvedimento e dato
vita alla fede che guarda al Salvatore Gesù e/o comunque crede nel Dio che
giustifica l'empio.
Oggi lo Spirito è
Testimone, con l'Acqua ed il Sangue, del valore della morte del Signore; ha
lavorato, lavora e lavorerà per la salvezza degli uomini fino alla conversione
dell'ultimo peccatore che accetterà il perdono di Dio alla fine del Millennio.
Sono pertanto convinto che
non abbia mai detto - e che non dirà mai: vieni... Signore Gesù, ma che ha
sempre detto, e penso sempre dirà,: "vieni... uomo peccatore, vieni al
Salvatore".
E' triste che il nostro
scarso amore per la salvezza degli uomini cerchi giustificazione attribuendo
allo Spirito Santo un sentimento egoistico sconosciuto al cuore di Dio.
Lo Spirito dice 'vieni' e
la stessa cosa la Parola attesta anche della 'sposa'.
E di ciascun credente?
L'invito (se non l'ordine) è: "chi
ode dica vieni affinché chi vuole, chi ha sete, venga, e prenda in dono
dell'acqua della vita."
Aggiungo che mai, proprio
in nessun caso, nell'intero Nuovo Testamento, troviamo anche un solo credente
che prega il Signore di tornare e porre così fine a questo periodo.
Ma se è Lui che dice: 'Si, vengo presto', noi non possiamo che
rispondere; 'Amen, vieni Signore Gesù'.
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Domanda
- E' vero che i credenti hanno la promessa di godere ottima salute ?
Così mi hanno spiegato
Isaia capitolo 53 v. 4. e 1' Pietro capitolo 2 v.24.
Risposta
- Vari predicatori, che si definiscono evangelici, promettono guarigioni e
salute fisica a tutti quelli che accettano la loro dottrina. Essi citano, a
sostegno del loro insegnamento, i passi sopra elencati ed anche Matteo capitolo
8 v.17; credo doveroso smentirli categoricamente, perché il chiaro insegnamento
della Parola di Dio evidenzia che, in questo tempo, non è così.
Lascio per ultimo un
attento esame di Isaia capitolo 53.
Tutti sanno che gli
Evangeli e il libro degli Atti parlano di guarigioni e anche di morti
risuscitati ma persino il Signore non guariva sempre tutti e non risuscitava
sempre tutti.
I Suoi miracoli di
guarigione attestavano che Egli era entrato in casa dell'uomo forte (Satana),
lo aveva vinto ed ora poteva saccheggiargli la casa (Matteo 12-29). Infatti il
Signore Gesù aveva vinto Satana superando la tentazione (Matteo cap.4, non alla
croce, come spesso si insegna) ed ora usava la Sua potenza per cacciare i
demoni, guarire, risuscitare ecc...
Come Egli stesso diceva: "è con l'aiuto dello
Spirito di Dio che io scaccio i demòni" (Matteo
12-28 e in Ebrei 6-5 è parlato delle potenze
del mondo futuro, cioè il Regno del Signore, il Millennio; erano quelle
dimostrazioni di potenza che permettevano agli apostoli ed alcuni dei primi
discepoli di fare opere potenti, guarigioni ecc.
Spero che la Parola
chiarirà che 'nel mondo a futuro' queste
potenze porteranno ai credenti non solo ottima salute ma l'annullamento della
morte.
La citazione di Isaia 53
riportata al capitolo 8 v.17 di Matteo è solo una spiegazione del carattere e
della potenza che Egli mostrava nel suo ministero come Messia in mezzo al suo
popolo.
Pietro cita Isaia 53 ma
senza alcun riferimento a guarigioni. Si noterà che parla di peccati, che Egli
ha portato sul suo corpo, sul legno (della croce) affinché morti al peccato
(non sani nel corpo) vivessimo per la giustizia.
Erano stati erranti come
pecore ma ora, perché perdonati, erano tornati al Pastore e Vescovo delle loro
anime (non al Medico-Guaritore dei loro corpi).
E' tipico di Pietro di mettere
in contrasto la salvezza terrena (speranza di Israele e quindi comprensiva
anche della salute del corpo) con la salvezza delle anime. Così si esprime nel primo capitolo dove si
legge: "ottenendo il fine della fede:
la salvezza delle anime. "
Quella salvezza, cioè
quella delle anime, era così poco presente nel pensiero degli Ebrei che persino
i loro profeti - che tutto sapevano della salvezza terrena e del regno terreno
- erano portati a indagare e fare ricerche (vedi capitolo 1 v.10).
Circa Isaia capitolo 53 le
difficoltà sono più apparenti che reali.
Sono convinto che il
capitolo ci presenti non solo uno sguardo su avvenimenti futuri, anticipandoci
dettagli della croce di ben otto secoli, ma la confessione che farà il popolo
di Israele, quando sarà pentito e riconsidererà il suo passato.
Infatti si legge: Chi ha
creduto... non chi crederà - Egli è cresciuto davanti a noi... non Egli crescerà
- Noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato....non noi lo riterremo
colpito"
Quindi abbiamo più che una
profezia della 'croce' fatta da Isaia otto secoli prima della morte del
Signore, abbiamo una profezia della confessione che i credenti israeliti,
particolarmente i giudei, faranno quando, al tempo della 'grande tribolazione',
finalmente riconosceranno di aver crocefisso il loro Messia e Salvatore.
Isaia capitolo 53 avrà la
sua piena realizzazione non otto ma almeno ventotto secoli dopo essere stato
scritto.
In Zaccaria capitolo 12 v.
10 a 14 è descritto nel dettaglio questo cordoglio.
Per loro, ed io credo di
poter aggiungere per tutti i veri credenti che vivranno nel Millennio,
diverranno una realtà terrena anche questi risultati della croce:
Non ci saranno malattie e
non ci sarà la morte.
Mi sembra che anche
indirettamente la Parola faccia capire che nel Millennio i veri credenti non
morranno. Parlando della risurrezione (ovviamente dei corpi, perché solo il
corpo muore e solo in corpo risuscita), sappiamo che esiste un preciso ordine:
1 Corinzi 15-23
1) Cristo, la primizia:
2a) Quelli che sono di
Cristo alla Sua venuta
2b) Essi tornarono in vita
(Apocalisse 20-4) Penso che si tratti di un avvenimento che completa la prima
risurrezione (di vita) e che avverrà all'inizio del Millennio.
3-?) Esiste una terza fase?
Non mi pare che sia prevista una ulteriore risurrezione di credenti; al
contrario la Parola precisa: ...il rimanente dei morti non tornò in vita prima
che fossero compiuti quei mille anni... ma in quei versetti si tratta di
risurrezione di condanna, quindi dei soli increduli (Apocalisse 20-5 e da 11 a
15).
I veri credenti
trascorreranno mille anni senza malattie, senza sofferenze, senza morte... poi
il cielo.