Astenetevi da ogni
specie di male.
1 Tessalonicesi 5:22
Impegnatevi a
cercare… la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore.
Ebrei 12:14
Chiamati alla santità
Che significato ha la
parola “santità”? Nella Chiesa Cattolica è un titolo onorifico che spetta alle
cariche religiose più elevate, oppure è il riconoscimento ufficiale attribuito
a personaggi ritenuti meritevoli per una sorta di elevatezza spirituale o di
potenza da essi raggiunta. Ma nel pensiero di Dio le cose stanno diversamente.
Nella Bibbia vediamo
che la santità è il fatto di essere legati, per mezzo della fede, al Signore
Gesù, di appartenergli da ora e per sempre, di essere impegnati ad imitare il
Suo cammino. Questa santità si potrebbe definire “fondamentale”. Ogni vero
credente è reso “santo” perché Dio lo ha
ricevuto come figlio, gli ha fatto la grazia di appartenere alla Sua
famiglia. Paolo inizia la sua prima Lettera ai Corinzi così: “Paolo… ai santificati in Cristo Gesù, chiamati santi con tutti quelli che in ogni luogo
invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo”.
C’è poi la santità pratica che è il modo di vivere
del credente che cerca in ogni modo di evitare
il male per glorificare il suo Signore e dare nell’ambiente dove vive una
testimonianza coerente.
La santità pratica, ottenuta
mediante l’azione dello Spirito Santo, non esclude la responsabilità personale:
io devo vegliare su me stesso (Matteo 5:28), sulle mie parole (Efesini 4:29) e
impegnarmi a “custodire” il mio cuore (Proverbi 4:23). La santità che mi separa
dal male mi rende più sensibile all’insegnamento della Parola di Dio. Essa mi
libera dal potere del peccato e mi stimola a servire Dio e gli altri.