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martedì 22 marzo 2016

22 Marzo

Ti ho supplicato con tutto il cuore: “Abbi pietà di me, secondo la tua parola”. Ho esaminato le mie vie e ho orientato i miei passi verso le tue testimonianze.
Salmo 119:58-59

Fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.
Filippesi 4:6

Ezechia non fu riconoscente

Il re Ezechia, quando seppe che la sua malattia l’avrebbe portato alla morte, ebbe momenti di disperazione. In un’accorata preghiera ricordò a Dio le buone cose che aveva fatto, la propria fedeltà e saggezza. Egli pensava di meritare una lunga vita, secondo le promesse dell’Eterno al suo popolo, e invece vedeva la sua vita come “una tela arrotolata”, si sentiva “tagliato via dalla trama” (Isaia 38:12). Dio udì la sua preghiera, ebbe pietà di lui e gli concesse altri quindici anni (Isaia 38:1-5). Da quel momento, Ezechia poteva fare il conto esatto dei suoi giorni.
Quei quindici anni, che non erano tantissimi ma erano comunque un dono della grazia di Dio, avrebbe dovuto usarli con umiltà e riconoscenza. Purtroppo, invece, non seppe approfittare di quel prolungamento di vita. 2 Cronache 32:25 dice esplicitamente che “Ezechia non fu riconoscente del beneficio ricevuto”. Agli inviati del re di Babilonia mostrò con orgoglio tutte le cose preziose del suo palazzo senza pensare che di lì a poco le avrebbe lasciate. Anche noi potremmo essere tentati di avere lo stesso atteggiamento con ciò che possediamo!
Ringraziamo Dio dei giorni di vita che ci concede e approfittiamo per ascoltare ciò che Lui ha da dirci leggendo la Bibbia attraverso la quale Dio si fa conoscere e fa conoscere i Suoi pensieri. Sarà Lui stesso a darci poi la saggezza, l’umiltà e la capacità per metterli in pratica.