Ti
ho supplicato con tutto il cuore: “Abbi pietà di me, secondo la tua parola”. Ho
esaminato le mie vie e ho orientato i miei passi verso le tue testimonianze.
Salmo 119:58-59
Fate
conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da
ringraziamenti.
Filippesi 4:6
Ezechia non fu riconoscente
Il
re Ezechia, quando seppe che la sua malattia l’avrebbe portato alla morte, ebbe
momenti di disperazione. In un’accorata preghiera ricordò a Dio le buone cose
che aveva fatto, la propria fedeltà e saggezza. Egli pensava di meritare una
lunga vita, secondo le promesse dell’Eterno al suo popolo, e invece vedeva la
sua vita come “una tela arrotolata”, si sentiva “tagliato via dalla trama”
(Isaia 38:12). Dio udì la sua preghiera, ebbe pietà di lui e gli concesse altri
quindici anni (Isaia 38:1-5). Da quel momento, Ezechia poteva fare il conto esatto
dei suoi giorni.
Quei
quindici anni, che non erano tantissimi ma erano comunque un dono della grazia
di Dio, avrebbe dovuto usarli con umiltà
e riconoscenza. Purtroppo, invece, non seppe approfittare di quel
prolungamento di vita. 2 Cronache 32:25 dice esplicitamente che “Ezechia non fu
riconoscente del beneficio ricevuto”. Agli inviati del re di Babilonia mostrò
con orgoglio tutte le cose preziose del suo palazzo senza pensare che di lì a
poco le avrebbe lasciate. Anche noi potremmo essere tentati di avere lo stesso
atteggiamento con ciò che possediamo!
Ringraziamo
Dio dei giorni di vita che ci concede e approfittiamo per ascoltare ciò che Lui
ha da dirci leggendo la Bibbia attraverso la quale Dio si fa conoscere e fa
conoscere i Suoi pensieri. Sarà Lui stesso a darci poi la saggezza, l’umiltà e
la capacità per metterli in pratica.