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martedì 15 marzo 2016

15 Marzo

“Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!”
Matteo 23:37

“Voi non avete voluto!”

Molto tempo fa, Dio aveva avvertito il suo popolo Israele, sia per mezzo dei profeti sia con severi castighi, per ricondurlo ad essere fedele a Lui, ma ha dovuto constatare con tristezza: “Voi non avete voluto”. Nel libro del profeta Amos, capitolo 4, questa frase è ripetuta ben cinque volte!
Otto secoli dopo, il Signore Gesù ha rivolto lo stesso rimprovero ai Giudei: “Voi non volete venire a me per aver la vita!” (Giovanni 5:40). Ancora oggi, l’ostinazione del cuore umano a non voler tener conto degli appelli di Dio rimane invariata; esattamente come allora prevale l’indifferenza: “Vi abbiamo sonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto” (Matteo 11:17). Gli avvertimenti sono sottovalutati e la parola della grazia non è ascoltata.
Così, la responsabilità dell’uomo nei confronti di Dio è chiaramente dimostrata. La maggioranza non ascolta, non vuole ascoltare; eppure Dio offre a tutti il tesoro più prezioso, la salvezza dell’anima. Per potercela offrire, Dio ha pagato un prezzo altissimo: ha dovuto sacrificare il Suo unico Figlio, Gesù Cristo.

Dio è paziente e vi parla ancora. Vi dice: “Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori” (Ebrei 3:15). Lasciatevi convincere. Credete che è a voi personalmente che quel Dio pieno di bontà si rivolge, perché non vuole la vostra perdizione ma la vostra salvezza. Siate consapevoli che il Suo è un messaggio d’amore!