Gesù
gridò a gran voce: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”
Matteo 27:46
Gesù Cristo abbandonato da Dio
Cosa
dev’essere stato per Dio abbandonare il proprio Figlio! Distogliere il suo volto
da Lui che era il perfetto servitore, che era venuto per fare la Sua volontà e
l’aveva pienamente fatta (Ebrei 10:9, Salmo 40:8).
Un
giorno Dio, per provare la fede di Abraamo, gli chiese di offrirgli il proprio figlio,
il suo “unico”, colui che amava; ma poi era però intervenuto perché non mettesse
la mano “contro il ragazzo” e non gli facesse alcun male (Genesi 22:1-18). Al Calvario,
invece, Dio non è intervenuto! Nessun angelo è stato mandato per liberare il Signore Gesù, o anche solo per fortificarlo, com’era
avvenuto nell’angoscia del Getsemani (Genesi 22:11-12, Luca 22:43). Mistero
inscrutabile! Qui, alla croce, Dio deve distogliere il suo volto dal proprio
Figlio. Dio, “ha voluto stroncarlo con i patimenti” (Isaia 53:10).
Ciò
che ha reso quel momento così doloroso per il Signore è il fatto di essere
abbandonato da Dio. Lui, innocente, pagava per noi peccatori! “Tu mi hai messo
nella fossa più profonda, in luoghi tenebrosi, negli abissi... Io porto il peso
dei tuoi terrori e sono smarrito” (Salmo 88:6-15). Le sofferenze fisiche, pure grandissime,
erano poca cosa in confronto all’angoscia
di quelle ore supreme!
Alla
fine della sua vita Davide aveva scritto: “Non ho mai visto il giusto
abbandonato” (Salmo 37:25); ma il Signore ha dovuto gridare: “Non allontanarti
da me, perché l’angoscia è vicina e non c’è alcuno che m’aiuti” (Salmo 22:11).
Che scena impressionante! Il solo giusto che sia mai esistito è abbandonato da
Dio in un momento di terribile angoscia.
(segue)