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martedì 29 marzo 2016

29 Marzo

Gesù gridò a gran voce: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”
Matteo 27:46

Gesù Cristo abbandonato da Dio

Cosa dev’essere stato per Dio abbandonare il proprio Figlio! Distogliere il suo volto da Lui che era il perfetto servitore, che era venuto per fare la Sua volontà e l’aveva pienamente fatta (Ebrei 10:9, Salmo 40:8).
Un giorno Dio, per provare la fede di Abraamo, gli chiese di offrirgli il proprio figlio, il suo “unico”, colui che amava; ma poi era però intervenuto perché non mettesse la mano “contro il ragazzo” e non gli facesse alcun male (Genesi 22:1-18). Al Calvario, invece, Dio non è intervenuto! Nessun angelo è stato mandato per liberare il Signore Gesù, o anche solo per fortificarlo, com’era avvenuto nell’angoscia del Getsemani (Genesi 22:11-12, Luca 22:43). Mistero inscrutabile! Qui, alla croce, Dio deve distogliere il suo volto dal proprio Figlio. Dio, “ha voluto stroncarlo con i patimenti” (Isaia 53:10).
Ciò che ha reso quel momento così doloroso per il Signore è il fatto di essere abbandonato da Dio. Lui, innocente, pagava per noi peccatori! “Tu mi hai messo nella fossa più profonda, in luoghi tenebrosi, negli abissi... Io porto il peso dei tuoi terrori e sono smarrito” (Salmo 88:6-15). Le sofferenze fisiche, pure grandissime, erano poca cosa in confronto all’angoscia di quelle ore supreme!  
Alla fine della sua vita Davide aveva scritto: “Non ho mai visto il giusto abbandonato” (Salmo 37:25); ma il Signore ha dovuto gridare: “Non allontanarti da me, perché l’angoscia è vicina e non c’è alcuno che m’aiuti” (Salmo 22:11). Che scena impressionante! Il solo giusto che sia mai esistito è abbandonato da Dio in un momento di terribile angoscia.
(segue)