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giovedì 31 marzo 2016

31 Marzo

Perché cercate il vivente tra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato.
Luca 24:5, 6

Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno, e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti.
Luca 24:46, 47

“Chi ci rotolerà la pietra?”

Dopo essere stato crocifisso, Gesù fu messo in un sepolcro, un’apertura scavata in una parete rocciosa. Una pesante pietra circolare ne chiudeva l’entrata. Il terzo giorno dopo la Sua morte, delle donne che avevano seguito Gesù vanno al sepolcro per imbalsamare il Suo corpo. Lungo la strada si chiedono: “Chi ci rotolerà la pietra dall’apertura del sepolcro?”. Esse non avevano certo la forza di spostarla. Ma che stupore al loro arrivo! L’entrata è aperta, la pietra è stata rotolata, e il corpo di Gesù non c’è più. Perplesse, alcune di loro ritornano a casa, ma Maria Maddalena, in lacrime, resta lì. Non ha capito che la pietra è stata rotolata per mostrare che la tomba era vuota, che Cristo era risuscitato.
Dio ha mostrato la sua piena soddisfazione nell’opera compiuta dal suo Figlio Gesù Cristo risuscitandolo dai morti. Egli è morto per regolare una volta per sempre e per l’eternità la questione del peccato che ci teneva lontani da Dio; ma oggi è vivente e dichiara: “Chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me non morirà mai” (Giovanni 11:25, 26).
Vicino alla tomba vuota, il Signore Gesù si presenta allora a Maria e le rivela le grandiose conseguenze della Sua morte e della Sua risurrezione: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro” (Giovanni 20:17).

Dio può essere conosciuto come Padre. L’accesso al cielo è aperto; Cristo vi è entrato quale precursore e ben presto vi entreranno anche quelli che hanno creduto in Lui.