(Gli abitanti di Gerico dissero): “Il
soggiorno in questa città è gradevole…; ma le acque sono cattive, e il paese è
sterile”.
2 Re 2:19
Le acque cattive di
Gerico (I)
(2 Re 2:19-22)
Il
mondo nel quale il profeta Eliseo fu un testimone della grazia di Dio era un
mondo incredulo e, di conseguenza, sotto la maledizione di Dio. Così, molto a
proposito, la missione di grazia di Eliseo incomincia a Gerico, una città che
era stata maledetta e distrutta, e che poi era stata ricostruita contrariamente
alla volontà di Dio; infatti, Giosuè aveva detto: “Sia maledetto davanti al SIGNORE
l’uomo che si alzerà a ricostruire questa città di Gerico! Egli ne getterà le
fondamenta sul suo primogenito, e ne rizzerà le porte sul più giovane dei suoi
figli” (Giosuè 6:26). E così infatti avvenne; ai giorni di Acab, un uomo,
sfidando Dio, si era messo a riedificare Gerico, e aveva perso i suoi due
figli, “secondo la parola che il SIGNORE aveva pronunziata per bocca di Giosuè,
figlio di Nun” (1 Re 16:34).
Il
soggiorno nella città era gradevole, ma le acque erano malsane, e la terra
sterile. Un po’ com’è il mondo oggi, talvolta esteriormente gradevole, ma
contrassegnato dalle conseguenze del peccato; un mondo che promette molto, ma che non può rispondere ai veri bisogni dell’essere umano; le sue
risorse non danno una vera soddisfazione.
Il
profeta Eliseo è lì, e con lui c’era la grazia di Dio che guarisce. Qui lo
vediamo anche come una magnifica figura di Cristo, che non aveva nulla dei beni
di questo mondo, ma che dispensava dappertutto la benedizione, mettendo la sua
grazia al servizio degli altri.
(segue)