In quel
tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele ed estranei ai
patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo.
Efesini 2:12
Enoc…
camminò con Dio trecento anni.
Genesi 5:22
Con Dio o senza Dio
L’apostolo
Paolo ricorda ai credenti della chiesa di Efeso la loro condizione prima della
conversione: vivevano senza Dio e senza Cristo. Qualcuno di voi vive ancora così?
Allora, nella sua vita manca l’essenziale, anche se la ritiene soddisfacente. Tutti
i suoi progetti si limitano a un orizzonte terreno, ma non c’è speranza. La
morte non può che apparirgli come un immenso e angosciante punto interrogativo.
Rifiuterà di pensarci, tuttavia sa che è una scadenza inevitabile.
Ma si
può vivere con Dio, come fece un tempo Enoc, uno dei primi uomini citati
nella Bibbia. Vivere con Dio è innanzi tutto conoscerlo così com’Egli è
realmente, e non come lo si immagina. Egli si è rivelato a noi per mezzo della
Bibbia e poi del Suo Figlio Gesù Cristo, che ha dimostrato, allo stesso tempo,
la santità di Dio che non sopporta il peccato, e il suo amore che
vuole salvare il peccatore. Ogni persona che chiede perdono a Dio, accettando
per sé il sacrificio di Gesù alla croce, conosce Dio come un Padre amorevole
e premuroso; essa sa che può contare su di Lui in tutte le circostanze
della sua vita sulla terra, e possiede la certezza incrollabile di passare
l’eternità con Dio, nella Sua casa nel cielo.
Ci sono
soltanto questi due modi di vivere, e ancora oggi Dio ti offre di vivere
ciò che è veramente la vita (1 Timoteo 6:19). Egli sa che solo una vita con
Lui vale la pena di essere vissuta.