Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

sabato 21 maggio 2016

21 Maggio

Ogni occhio lo vedrà.
Apocalisse 1:7

Come è vero che vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me, e ogni lingua darà gloria a Dio.
Romani 14:11

L’incontro inevitabile

Nella sala interna di un bar, alcuni uomini giocano a carte, bevono e ridono. Il nome di Gesù è menzionato, ma solo per alimentare delle battute scherzose. Io ho pensato a quel versetto delle Scritture che si riferisce proprio a Lui: “Son diventato lo zimbello degli ubriaconi” (Salmo 69:12). Si può cercare di allontanare Dio dalla propria vita e anche beffarsi di Lui, ma, in ogni caso, un giorno bisognerà incontrarlo. Dove? quando? Mentre siamo ancora su questa terra, possiamo incontrarlo come il Salvatore che offre la vita eterna a chiunque crede; oppure più tardi, dopo la morte, come Giudice inflessibile, in occasione dell’ultimo giudizio, e non ci sarà possibilità di appello per quelli che avranno rifiutato e disprezzato la salvezza che era stata loro offerta.
Questo incontro con Lui è inevitabile; impossibile sfuggirvi. Lo stesso Gesù, se non sarà stato riconosciuto come il Salvatore che offre la grazia e il perdono, si troverà nella posizione di Giudice inflessibile. Gli increduli saranno allora costretti a gettarsi ai Suoi piedi e non avranno scuse; la salvezza che non hanno voluto accettare era stata offerta gratuitamente anche a loro mentre erano ancora in vita.
Ma quelli che, all’annuncio del Vangelo, hanno ricevuto Gesù come loro Salvatore, Lo contempleranno nella Sua gloria. Vedranno nelle Sue mani i segni dei chiodi, ricordo eterno della Sua morte espiatoria alla croce e si prostreranno davanti a Lui e L’adoreranno.

La responsabilità è personale: “Ciascuno di noi – scrive l’apostolo Paolo – renderà conto di se stesso a Dio” (Romani 14:12).