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sabato 14 maggio 2016

14 Maggio

Gesù diceva: “Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.
Luca 23:34

Tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso, pieno di compassione, lento all’ira e di gran bontà.
Neemia 9:17

Il generale Hoche e l’insorto

1796. Il generale Hoche aveva portato a termine la conquista della regione della Vandea. Una sera, mentre si trovava a Rennes, un contadino monarchico gli puntò contro la pistola e sparò un colpo, senza però colpirlo. Il generale volle ascoltare personalmente il suo aggressore che gli confessò di essere pentito del suo atto. Egli fu perdonato e rilasciato. Inoltre, commosso dalla sua estrema povertà, Hoche gli consegnò una borsa che conteneva 25 luigi d’oro.
Noi ammiriamo quel gesto magnanimo, veramente al di fuori dal comune, ma esso non è minimamente paragonabile col perdono che Dio offre agli uomini colpevoli e responsabili della morte del Suo Figlio. Il contadino monarchico aveva certamente i suoi motivi per odiare il generale repubblicano, mentre il Signore Gesù ha potuto dire dei suoi uccisori: “Mi hanno odiato senza motivo” (Giovanni 15:25).

Possiamo capire lo stupore del ribelle trattato in quella maniera e la sua riconoscenza verso l’uomo caritatevole, che non solo non si vendicava, ma gli faceva un dono generoso. Ma pensiamo alla grandezza della grazia divina! Dio non solo perdona gli uomini colpevoli del rifiuto e della morte del Suo Figlio ma offre loro di adottarli come Suoi figli, suoi eredi, e di associarli alla gloria del proprio Figlio.