(Gesù
disse:) “Tornerò e vi accoglierò presso di me”.
Giovanni 14:3
Preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore.
2 Corinzi 5:8
Essere con Cristo
Un cristiano colpito e indebolito da una grave malattia andò
dal medico. Stupito dalla calma e dalla fiducia del suo paziente, il medico
ricevette questa bella testimonianza della fede di quell’uomo: “Per me, in
pratica, ci sono tre possibilità. La prima, è che il mio Signore venga a
prendermi: allora insieme a tutti i credenti partirei per il cielo secondo la Sua promessa (1 Tessalonicesi
4:13-18). La seconda, è che Dio mi conceda una remissione della malattia e così
mi lasci ancora qualche giorno sulla terra, insieme alla mia famiglia. Infine
la terza, che affronto senza timore, è di ‘addormentarmi in Cristo’; la morte
non può trattenermi, io vado con Cristo”.
Come questo cristiano affermava, i credenti non aspettano la
morte, ma piuttosto la venuta del loro
Salvatore. Un giorno forse vicino, essa avverrà, secondo la parola di Gesù:
“Tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi”
(Giovanni 14:3). Questa promessa è valida per tutti coloro che Egli ha
riscattato, cioè tutti quelli che hanno confessato i loro peccati a Dio e hanno
accettato la sua grazia. Ma se il cristiano deve affrontare la morte, essa non
sarà altro che un passaggio che lo introdurrà presso a Gesù.
Cari amici, forse attraversate una brutta malattia e la
vostra prospettiva di guarigione è umanamente minima; ebbene, ascoltate la voce
di Dio: “Non temere, perché io ti ho riscattato, io ti ho chiamato per nome, tu
sei mio” (Isaia 43:1).