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giovedì 19 maggio 2016

19 Maggio

Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.
Romani 8:33-34

I risultati eterni del sacrificio di Cristo

Come possiamo essere sicuri che il sacrificio di Cristo abbia raggiunto lo scopo, cioè quello di fare in modo che gli uomini peccatori che credono in Lui scampino alla “morte eterna”? Per la verità, se Cristo fosse soltanto morto, come muoiono molti in nome di un ideale, e non fosse poi risorto, lo scopo non sarebbe stato raggiunto. Il ricordo e l’esempio della sua vita terrena, perfetta sotto ogni aspetto, non ci sarebbero di alcuna utilità perché nessuno riuscirebbe mai ad imitarlo, e ognuno rimarrebbe col peso dei propri peccati e quindi condannato. “Se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati” (1 Corinzi 15:17). “Gesù Cristo, nostro Signore, è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione” (Romani 4:25). Ciò che dà sicurezza e tranquillità ai credenti è la vittoria del Signore Gesù sulla morte e la sua glorificazione alla destra di Dio.
Egli si è fatto “ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome” (Filippesi 2:8-9). Dio ha così dimostrato di avere pienamente gradito l’opera del Suo Figlio; le sue sante, giuste e inderogabili esigenze sono state completamente soddisfatte. L’opera del Signore è stata perfetta, completa, definitiva.

“Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome” (Ebrei 13:15)!