Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li
giustifica. Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è
risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.
Romani 8:33-34
I risultati eterni del sacrificio di Cristo
Come possiamo essere sicuri che il sacrificio di Cristo
abbia raggiunto lo scopo, cioè quello di fare in modo che gli uomini peccatori
che credono in Lui scampino alla “morte eterna”? Per la verità, se Cristo fosse
soltanto morto, come muoiono molti in nome di un ideale, e non fosse poi
risorto, lo scopo non sarebbe stato raggiunto. Il ricordo e l’esempio della sua
vita terrena, perfetta sotto ogni aspetto, non ci sarebbero di alcuna utilità
perché nessuno riuscirebbe mai ad imitarlo, e ognuno rimarrebbe col peso dei
propri peccati e quindi condannato. “Se Cristo non è stato risuscitato, vana è
la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati” (1 Corinzi 15:17). “Gesù
Cristo, nostro Signore, è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato
risuscitato per la nostra giustificazione” (Romani 4:25). Ciò che dà sicurezza
e tranquillità ai credenti è la vittoria del Signore Gesù sulla morte e
la sua glorificazione alla destra di Dio.
Egli si è fatto “ubbidiente fino alla morte, e alla morte
della croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che
è al di sopra di ogni nome” (Filippesi 2:8-9). Dio ha così dimostrato di avere
pienamente gradito l’opera del Suo Figlio; le sue sante, giuste e inderogabili
esigenze sono state completamente soddisfatte. L’opera del Signore è stata
perfetta, completa, definitiva.
“Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un
sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome”
(Ebrei 13:15)!