Il Dio della pace vi
santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito,
l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore
nostro Gesù Cristo. Fedele è colui che vi chiama, ed egli farà anche questo.
1
Tessalonicesi 5:23, 24
1.
Corpo, anima e spirito sono uno
Alcuni anziani hanno un
bel viso. Certamente è solcato di rughe, ma emana una bellezza interiore. Allo
stesso modo, in una persona buona e generosa, dedita agli altri e capace di perdonare,
percepiamo che il suo viso, anche se non bello, brilla di una luminosa bellezza
perché riflette gioia e serenità. Una bellezza così è sempre attraente. Ma il
viso, anche di una persona buona, può essere segnato dalla sofferenza fisica o
morale.
Il nostro corpo, quindi,
nel caso specifico il nostro viso, fa trasparire qualcosa della nostra situazione
morale o spirituale. Alcuni vogliono contrapporre il corpo all’anima e allo
spirito, ma i tre sono tuttavia legati perché lo spirito è il soffio di
Dio che fa vivere il corpo, e l’anima sono i pensieri, il raziocinio, i
sentimenti.
Nella Bibbia, l’uomo è
considerato come un tutto: corpo, anima e spirito sono intimamente legati.
Dal momento in cui si perde di vista questo legame, si oscilla fra due posizioni
estreme: o non si vede nel corpo che la prigione dell’anima e dello spirito, o
si nega che l’anima e lo spirito esistano e si fa del corpo una specie di dio.
Lo si denigra o lo si esalta, lo si vede come uno che ci tiene in schiavitù o gli
si attribuisce un valore assoluto.
Come cristiani, siamo
chiamati a glorificare Dio nel nostro corpo, perché il corpo del credente è
“il tempio dello Spirito Santo”, ed è destinato alla risurrezione (Romani
8:11). È per questo che dobbiamo prendercene cura, e fare attenzione a non
guastarlo con l’impurità, gli eccessi, i vizi. Noi credenti apparteniamo al
Signore, spirito, anima e corpo!