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lunedì 11 settembre 2017

11 settembre

(Gesù disse:) “Il vostro cuore non sia turbato… Nella casa del Padre mio… vado a prepararvi un luogo. Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi”.
Giovanni 14:1-3

L’arrivederci del Maestro

Possiamo comprendere la tristezza dei discepoli di Gesù quando il Maestro parla loro della sua partenza. Per questo lo fa con molta tenerezza. Vuole che non siano turbati, perché sta per tornare alla casa del Padre. È la casa dove tutto è pace e felicità, e Gesù dice loro: “Se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre” (Giovanni 14:28).
Ma c’è un altro motivo perché i discepoli non siano rattristati. Gesù dice loro: “Tornerò e vi accoglierò presso di me”. Possiamo immaginare lo stupore dei discepoli: come potrebbero innalzarsi dalla terra fino al cielo? Il Signore li rassicura, esponendo il vero motivo della sua promessa: “affinché dove sono io, siate anche voi”. Con queste parole Egli esprime tutto il suo amore per loro.

Come avverrà questo? Gesù non manderà un angelo a prendere quelli che credono in lui. Verrà Lui in persona. “Così saremo sempre con il Signore” (1 Tessalonicesi 4:17). Egli diceva ai discepoli che avrebbe preparato loro un posto, ma non rivelava ancora qual era il prezzo che avrebbe dovuto pagare per questo. Perché noi peccatori colpevoli potessimo essere ammessi nella santa dimora di Dio, bisognava che il Signore subisse sulla croce il giudizio di Dio contro i nostri peccati e fossimo perdonati. Questo è un altro aspetto del suo amore per noi.