Porgi l’orecchio a questo,
Giobbe; fermati e considera le meraviglie di Dio! Sai tu come Dio le diriga?
Puoi tu, come lui, distendere i cieli e farli solidi come uno specchio di
metallo?
Giobbe
37: 14,15,18
Egli… sospende la terra sul
nulla.
Giobbe
26:7
Meccanica
celeste
Gli astri ubbidiscono a leggi
molto precise e complesse. La regolarità dei loro movimenti è una delle grandi
meraviglie del creato. Percorrendo regolarmente le loro orbite, i corpi celesti
testimoniano la potenza e la fedeltà di Dio che mantiene le condizioni
favorevoli alla continuazione della vita sulla terra. Dio disse: “Vi siano
delle luci nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte; siano
dei segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni” (Genesi 1:14).
Lo studio delle leggi della
gravità fatto da Newton era fondato sulla sua fede in un Dio che mantiene
l’ordine in tutto il creato con una sapienza infinita. Quando lo scienziato
comunicò il risultato dei suoi lavori all’amico Halley (che diede il nome alla
celebre cometa), sapeva che lui avrebbe potuto utilizzare quelle leggi per
calcolare le orbite dei corpi celesti. Aveva la certezza che Dio dimostra la
sua fedeltà anche nel modo di far muovere gli astri.
L’uomo respinge il suo Creatore,
ma Egli non si lascia mettere in discussione dalla sua creatura: “Così parla
l’Eterno che ha creato i cieli, il Dio che ha formato la terra…: “Io sono
l’Eterno e non ce n’è alcun altro…Fuori di me non c’è altro Dio, Dio giusto,
e non c’è Salvatore fuori di me”” (Isaia 45:18, 21).