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giovedì 14 settembre 2017

14 settembre

Qual è lo scoppiettio dei pruni sotto la pentola, tal è il riso dello stolto. Anche questo è vanità.
Ecclesiaste 7:6

Gioisco della tua parola, come chi trova un grande bottino.
Salmo 119:162

Risibile o meschino?

Il riso esprime allegria. Denota piacere di vivere, buon umore, contentezza.
Avete notato che le trasmissioni dei mezzi di comunicazione abbondano sempre più di barzellette e sketch? Gli attori comici si contano a centinaia e alcuni sono veri e propri idoli, anche se le loro performance spesso sono immorali.
Noi credenti, specialmente i più giovani, corriamo il rischio di lasciarci sedurre da cose che sono piacevoli, ma che non edificano e producono sovente un vuoto spirituale. Quanto tempo perso! E quante volte la nostra coscienza diventa insensibile! Badiamo agli avvertimenti della Bibbia: “Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete” (Luca 6:25).

No, la vita non è fatta solo di divertimenti. Ben inteso, non ci è proibito ridere, ma non lasciamoci anestetizzare dallo spirito di permissivismo e di leggerezza che caratterizza i nostri tempi. Già molto tempo fa, il saggio Salomone diceva: “Anche ridendo, il cuore può essere triste; e la gioia può finire in dolore” (Proverbi 14:13). Cerchiamo di rallegrarci nel Signore Gesù, nella lettura della Bibbia, nella preghiera, nella lode, e riconosciamo i segni della sua bontà nella nostra vita giornaliera. Allora potremo dire a Dio: “Tu mi hai messo in cuore della gioia” (Salmo 4:7).