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sabato 2 settembre 2017

2 settembre

La predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio.
1 Corinzi 1:18

Dio… mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
Romani 5:8

Perché la croce?

Non trovate che ascoltare i mezzi d’informazione sia deprimente? Le notizie sono quasi sempre cattive. Tutti i giorni constatiamo i terribili effetti del male: violenza, guerre, ingiustizie, sofferenze, malattie, morte. È un terribile peso che opprime l’umanità.
Ma Dio non può essere superato dal male. Il messaggio centrale del Vangelo è che Gesù è venuto per scaricarci da questo immenso peso. Per tale motivo ha dovuto morire.
La sua morte ci svela l’estrema gravità del peccato che costituisce un’offesa all’amore e alla giustizia di Dio. Ma manifesta anche la profondità dell’amore di Dio. “Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16).
Non possiamo parlare dell’amore di Dio senza ricordare le sofferenze di Gesù, che si è fatto carico di tutti i mali dell’uomo. E poi, ha provato la sofferenza suprema: essere abbandonato da Dio quando subiva al nostro posto il castigo che i nostri peccati meritavano.

Gesù è morto su una croce per dare la vita a tutti quelli che credono in lui. È stato messo in una tomba, ma non vi è rimasto. Il terzo giorno, è risuscitato e vive in eterno. Egli dà la vita a tutti quelli che gli rivolgono uno sguardo di fede. Sulla terra è stato “l’uomo di dolore”, che il profeta annunciava (Isaia 53:3). Ora, in cielo, è il Signore di gloria.