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giovedì 21 settembre 2017

21 settembre

Io so che il mio Redentore vive; …lo contempleranno i miei occhi, non quelli di un altro.
Giobbe 19:25,27

Contrasto

All’inizio del 19° secolo, molti sostenevano che gli Ottentotti dell’Africa meridionale fossero troppo arretrati per poter comprendere le basi del cristianesimo. Ma, grazie al lavoro dei missionari, molti impararono a leggere, e i loro figli crebbero sotto la benefica influenza della Bibbia.
Dopo molti anni, due missionari visitarono un capo ottentotto, cieco, che aveva più di 90 anni. Era seduto sul pavimento della sua capanna e, quando seppe chi erano, strinse loro le mani e ringraziò Dio per quella visita. Raccogliendo un pugno di terra disse: “Tra poco sarò mescolato a questa polvere, ma vedrò Dio. Sono cieco, non vedrò più la luce del giorno, ma vedrò Gesù alla destra di Dio, pronto a ricevere la mia anima”.
Le parole di quel capo tribù fanno contrasto con le riflessioni malinconiche dell’imperatore Traiano, poco prima della sua morte: “Questa testa non porterà più la corona, queste orecchie non saranno più deliziate dalla musica, né questi occhi da begli spettacoli; e tu, anima mia, anima mia… che ne sarà di te?”

Come sono vere le parole del Signore Gesù: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli” (Matteo 11:25)!