Io so che il mio Redentore vive; …lo
contempleranno i miei occhi, non quelli di un altro.
Giobbe
19:25,27
Contrasto
All’inizio del 19° secolo, molti
sostenevano che gli Ottentotti dell’Africa meridionale fossero troppo arretrati
per poter comprendere le basi del cristianesimo. Ma, grazie al lavoro dei
missionari, molti impararono a leggere, e i loro figli crebbero sotto la
benefica influenza della Bibbia.
Dopo molti anni, due missionari
visitarono un capo ottentotto, cieco, che aveva più di 90 anni. Era seduto sul
pavimento della sua capanna e, quando seppe chi erano, strinse loro le mani e
ringraziò Dio per quella visita. Raccogliendo un pugno di terra disse: “Tra
poco sarò mescolato a questa polvere, ma vedrò Dio. Sono cieco, non vedrò più
la luce del giorno, ma vedrò Gesù alla destra di Dio, pronto a ricevere la
mia anima”.
Le parole di quel capo tribù
fanno contrasto con le riflessioni malinconiche dell’imperatore Traiano, poco
prima della sua morte: “Questa testa non porterà più la corona, queste orecchie
non saranno più deliziate dalla musica, né questi occhi da begli spettacoli; e
tu, anima mia, anima mia… che ne sarà di te?”
Come sono vere le parole del
Signore Gesù: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra,
perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate
ai piccoli” (Matteo 11:25)!