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giovedì 7 settembre 2017

7 settembre

Tutti cercano i loro propri interessi.
Filippesi 2:21

Gli uomini saranno egoisti.
2 Timoteo 3:2

Cristo non compiacque a se stesso
Romani 15:3

L’Io e le sue esigenze

“Io” è una parola molto breve, ma ciò che rappresenta è enorme: egoismo, orgoglio, volontà propria. Negli altri l’io è facile da identificare, e lo condanniamo volentieri. Credenti, impariamo a riconoscerlo ogni volta che appare in noi e respingiamo le sue esigenze, perché ceda il posto al Signore Gesù Cristo, al suo amore e ai suoi diritti!
Il ritratto morale dell’uomo degli ultimi tempi è tracciato dall’apostolo Paolo con realismo in 2 Timoteo 3:2-7. La prima caratteristica è l’egoismo, da cui procedono tutti i mali elencati in seguito: avarizia, ingratitudine ecc.
Quanto è umiliante quando i credenti mostrano un meschino egoismo, invece del vero amore divino, che non pensa a sé e non si aspetta risposta dagli altri. Mai la Parola di Dio mi autorizza a pensare che io debba aspettarmi dal prossimo delle manifestazioni di amore; mi esorta invece ad essere io a dimostrargli dell’affetto. L’amore si mette al servizio degli altri, mentre l’egoismo vuole essere servito.

In Cristo, non un atto, non una parola erano dettate dall’egoismo. Non solo Egli non “compiacque a se stesso”, ma si è dato per noi, per togliere i nostri peccati. A chi crede in Lui, Dio dà la vita eterna, e gli apre la strada perché vuole che ogni credente segua il suo Figlio. Imitare il Signore Gesù invece di essere concentrato su me stesso è l’unico efficace rimedio al mio naturale egoismo.