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martedì 19 settembre 2017

19 settembre

Va’ fuori per le strade e lungo le siepi e costringi la gente ad entrare, affinché la mia casa sia piena.
Luca 14:23

Poiché siamo circondati da una così gran schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta.
Ebrei 12:1

Una storia della chiesa “clandestina” nei paesi dell’Est (2)

Silvio K. e Valdo J., un tempo prigionieri per la loro fede, cominciarono nel 1964 a frequentare i locali di ritrovo delle università per parlare del Signore Gesù. I due uomini tentavano di orientare la conversazione su argomenti religiosi, ma dopo due anni non erano ancora riusciti a trovare un solo giovane che volesse ascoltarli. Nessuno aveva il coraggio, o la curiosità, di parlare di Dio e di fede. Eppure i due credenti perseverarono, nonostante la sorveglianza della polizia.
Un giorno, finalmente, uno studente si disse disposto a parlare di “religione”, mettendo da parte l’ateismo di cui era imbevuto. Al sabato, i due credenti andarono con lui in gita sui monti della Slovacchia, pregando Dio di mostrare loro la via da seguire. Dopo qualche settimana quello studente portò uno, poi due amici. È così che nacque il primo gruppo… Quel primo studente non continuò più, ma gli altri rimasero fedeli.
Quando il gruppo superò la dozzina di partecipanti, prudentemente se ne creò un secondo. Col trascorrere dei mesi, degli anni, i gruppi si moltiplicarono. Poi s’incominciò a lavorare fra i liceali, i bambini, le famiglie, i disabili, gli emarginati… Non c’era una pianificazione, ma tutti i gruppi derivavano dall’impegno individuale, di una sola persona, che aveva lavorato con preghiera.

Cristo sostiene anche oggi la sua Chiesa perseguitata in molti Paesi del mondo. La nutre e la cura teneramente, come scrive Paolo in Efesini 5:29.