All’ora
della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, perché tutto è
già pronto”.
Luca 14:17
La parabola del
gran convito (2)
L’invito
La
festa è pronta. Non si tratta più di una promessa per il futuro. È arrivato il
momento in cui la festa può incominciare.
Lettori,
anche oggi i messaggeri del Dio di grazia vi annunciano: “Eccolo ora il giorno
della salvezza”. È tutto pronto. Voi non dovete occuparvi di nulla, ha fatto
tutto Lui. Resta solo una cosa da fare, e questa dipende dagli invitati: venire. “Venite, perché tutto è già pronto”. Bisognava dunque decidersi,
lasciare ciò che si stava facendo, abbandonare il luogo in cui ci si trovava, e
ognuno doveva farlo personalmente. Questo poteva intralciare certi piani,
annullare gli impegni presi dagli invitati per quella sera.
Quando
giunge a noi il messaggio di Dio e siamo illuminati dalla sua grazia, siamo
come costretti ad avvicinarci a Dio. Tutti i nostri punti di riferimento
cambiano, come pure il valore delle cose.
È
la nostra vita che deve cambiare: prendere una nuova direzione, dare un taglio
con il passato che fino a quel momento ha monopolizzato i nostri pensieri. Venite!
Da
cosa dipende questa decisione? Dall’interesse che diamo alla chiamata del Dio
d’amore che ci invita. Come non essere colmi di gioia? Lo saremo se la cena, la
casa in cui essa è offerta, e soprattutto Colui che la offre, hanno del valore
per noi.
(il seguito sul
foglietto del 16 aprile)