(Gesù disse:) “Io
sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro,
porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla”.
Giovanni 15:5
Gesù
gli rispose: “Tu non sai ora quello che io faccio, ma lo capirai dopo”.
Giovanni 13:7
Il disegno della mia vita
I
sari indossati dalle donne indiane al momento del loro matrimonio, sono vere e
proprie opere d’arte dagli innumerevoli colori, ai quali si mescolano fili
d’oro e d’argento. In un piccolo laboratorio, osserviamo lavorare due persone:
un operaio qualificato e un ragazzo, padre e figlio.
Il
padre, circondato da alcune bobine, è seduto su una specie di podio. Davanti a
lui, il figlio, attento al minimo segno del padre, fa andare e venire una spola
da una parte all’altra del telaio. Il padre unisce alcuni fili fra le dita, fa
un cenno col capo, e il ragazzo mette nuovamente in movimento la spola, e
questo per ore e ore. A poco a poco si vede apparire un magnifico motivo. Il
ragazzo compie la parte più facile del lavoro: muove la spola al minimo cenno
del padre che ha il disegno ben chiaro nella mente e unisce i fili giusti al
momento giusto.
È
la stessa cosa per il credente. Dio ha un progetto per la vita di ciascuno di
noi, e per questo motivo agisce in noi. Cerchiamo di essere fiduciosi e attivi.
Egli desidera che la nostra vita
riproduca, insieme a quella dei nostri fratelli, qualcosa della bellezza morale di Gesù Cristo. Ciò non
dipende dalla nostra iniziativa, ma dal fatto di ascoltare il Signore, di
ubbidirgli. Come quel figlio rispondeva ai cenni del padre, così noi dobbiamo rispondere alla volontà di Dio. Per
essere salvati abbiamo dovuto dar fiducia al Signore, e ora siamo felici di
affidarci a lui ogni giorno per rendergli onore nella nostra vita.