Così
dice l’Eterno: “Il saggio non si glori della sua saggezza, il forte non si
glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza; ma chi si
gloria si glori di questo: che ha intelligenza e conosce me”.
Geremia 9:23, 24
Saggezza e umiltà
Il
malfattore crocifisso chiedeva a Gesù di ricordarsi di lui quando sarebbe
venuto a stabilire il suo regno. Gesù gli disse: “Oggi tu sarai con me in
paradiso” (Luca 23:43). La grazia di Dio va ben oltre le sue aspettative. Essa
supera sempre i nostri pensieri. Noi abbiamo solo una pallida idea
dell’estensione della grazia.
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Quando
si tratta del Vangelo, non ci è chiesto di capire ma di credere; non ci è
chiesto di fare, ma di ricevere il messaggio di Dio.
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È
difficile imparare a vivere nella penuria. Ma saper vivere nell’abbondanza può
essere ancora più difficile per un credente che vuole mantenersi umile e
separato dal male. C’è una prova spirituale maggiore dell’abbondanza materiale?
L’apostolo Paolo poteva dire: “So vivere nella povertà e anche nell’abbondanza”
(Filippesi 4:12).
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La
vera umiltà non consiste tanto nel pensare male di noi stessi, ma piuttosto nel
non pensarci per niente. Ciò che mi è necessario è dimenticare me stesso e
guardare a Dio.