Uno
degli invitati, udite queste cose, gli disse: “Beato chi mangerà pane nel regno
di Dio!” Gesù gli disse: “Un uomo preparò una gran cena e invitò molti”.
Luca 14:15-16
La parabola del
gran convito (1)
La preparazione
Gesù
era a tavola da una persona religiosa della sua epoca, un fariseo. Egli aveva
appena parlato della “risurrezione dei giusti”, quando uno degli invitati, al
pensiero di un tale avvenimento, esclamò: “Beato chi mangerà pane nel regno di
Dio!” Aveva ragione: cosa può esserci di meglio che partecipare al regno di
Dio? In altre parole, a un mondo in cui regnano l’amore e la giustizia, e il
peccato, la sofferenza e la morte sono eliminati?
Il
Signore Gesù è ben lungi dal contraddire queste sagge parole. Ma, come sua
abitudine, denuncia l’incoerenza e la falsità del cuore umano che, quando è
invitato da Dio a gustare questa felicità, si lascia distogliere da mille cose.
È ciò che illustra per mezzo di questa parabola ricca di significato.
”Un
uomo, egli dice, preparò una gran cena e invitò molti”. Quest’uomo, lo
sappiamo, rappresenta Dio. La festa che egli prepara, alla quale invita molta
gente, parla altrettanto chiaramente della felicità
che Dio offre agli uomini, nel cielo presso di lui. Non è posta alcuna
condizione. Tutto proviene dalla benevolenza di colui che invita.
Sì,
l’amore di Dio non ha smesso di
cercare il bene della sua creatura. Egli ha sempre invitato “molti”, e ancora
oggi continua a invitarli perché desidera renderli partecipi della sua gioia.
Anche voi siete invitati.
(il seguito sul
foglietto del 13 aprile)