Gli apostoli, con grande potenza, rendevano
testimonianza della risurrezione del Signore Gesù; e grande grazia era sopra
tutti loro.
Atti 4:33
Colui che risuscitò il Signore Gesù, risusciterà
anche noi con Gesù.
2 Corinzi 4:14
Delle vite trasformate
Qual era lo stato d’animo dei discepoli di
Gesù?
– Al momento del Suo arresto e della Sua
morte, tutti lo avevano lasciato ed erano fuggiti; Pietro aveva negato di
conoscerlo (Matteo 26:56, 70-74).
– Quando le donne, di ritorno dalla tomba
vuota, annunciano la Sua risurrezione, essi sono scettici e tristi (Luca 24:11,
17).
– Quando appare a molti di loro, alcuni
dubitano (Matteo 28:17).
Ma la domenica di Pentecoste i discepoli
sono ripieni di Spirito Santo. E che contrasto! Essi proclamano con forza e
coraggio alle folle e ai capi religiosi il messaggio dell’Evangelo. Risultato:
migliaia di persone si pentono e credono (Atti 2:41; 4:4), e a loro volta si
mettono a proclamare il lieto messaggio della salvezza per chi crede.
Cos’è che ha dato loro questo ardimento,
questa forza che li ha resi capaci di sopportare l’arresto, la prigione, le
battiture e persino il sacrificio della loro vita? Cos’è che ha trasformato un
fariseo persecutore, Saulo da Tarso, nel fervente apostolo Paolo? È la certezza che Gesù Cristo aveva trionfato
sulla morte, che era risorto! A tutti quelli che avevano creduto all’opera
della croce, questa vittoria portava la salvezza, la pace del cuore, la forza e
la straordinaria speranza della risurrezione del loro corpo, al di là della
vita terrena.
Venti secoli dopo, noi cristiani
continuiamo a proclamare questa “buona notizia”.