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giovedì 13 febbraio 2020

13 febbraio

Ecco una voce dalla nuvola che diceva: “Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo”.
Matteo 17:5

Il SIGNORE si è compiaciuto per amore della sua giustizia.
Isaia 42:21

“Cristo… non commise peccato”
(1 Pietro 2:22)

Il racconto della vita di Gesù Cristo è scritto nei Vangeli da testimoni dell’epoca, condotti dallo Spirito Santo. Siamo turbati constatando che, specialmente in questi ultimi anni, alcuni hanno messo in atto la loro immaginazione, le loro capacità letterarie ed artistiche con lo scopo di snaturare queste testimonianze e mettere così in dubbio la vita santa del Figlio di Dio. Tremiamo al pensiero del giudizio che una tale bestemmia comporta. Lasciamoci illuminare dalla bellezza morale di Colui che ha potuto dire: “Chi ha visto me, ha visto il Padre” (Giovanni 14:9).
Seguiamo il Signore nella Sua vita, accompagnato dai Suoi discepoli. Venuto dal cielo, ha attraversato un mondo corrotto senza che nessuna tentazione abbia trovato eco nel Suo cuore. “È andato dappertutto facendo del bene” (Atti 10:38). È stato contrastato e ingiuriato, ma “oltraggiato, non rendeva gli oltraggi” (1 Pietro 2:23). Poiché era senza peccato, ha potuto farsi carico dei peccati di tutti quelli che credono in Lui, e li ha cancellati, avendo subito Lui al loro posto il giudizio che la giustizia di Dio esigeva. È morto crocifisso, poi è stato risuscitato ed elevato al cielo. Dio in due occasioni ha dichiarato dal cielo: “Questo è il mio Figlio diletto”.
Lettore, se qualche volta ti è sfuggita una frase che ha macchiato la figura del Signore Gesù, sappi che Egli ha interceduto per te alla croce. Per quelli che lo crocifiggevano ha pregato: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno” (Luca 23:34).